Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg.: ispirato al romanzo "Il pianeta delle scimmie" di Pierre Boulle - Scenegg.: Mark Bomback, Rick Jaffa, Amanda Silver . Fotogr.(Panoramica(a colori): Michael Seresin - Mus.: Michael Giacchino - Montagg.: William Hoy, Stan Salfas . Dur.: 133' - Produz.: Rick Jaffa, Amanda Silver, Peter Chernin, Dylam Clark.
Interpreti e ruoli
Andy Serkis (Caesar), Jason Clarke (Malcolm), Gary Oldman (Dreyfus), Keri Russell (Ellie), Toby Kebbell (Koba), Kevin Rankin (McVeigh), Kodi Smit McPhee (Alexander), Kirk Acevedo (Carver), Keir O'Donnell (Finney), Judy Greer . (Cornelia), Scott Lang (Luca), Al Vicente. (Manone), Karin Konoval (Maurice), Lee Ross (Grey)
Soggetto
Sono passati pochi anni da quando un virus terribile ha devastato il genere umano e ha aumentato le facoltà cognitive di un gruppo agguerrito di scimmie. Lo scimpanzè Cesare guida il manipolo di un migliaio di orangotanghi e simili affrancatisi dagli umani e intenzionati a non avere più contatti con loro. Con molta irritazione dunque viene accolta la presenza di un gruppo di scienziati sopravvissuti e ora al lavoro per ricreare nuove condizioni di vita. Malcolm, che li guida, vuole rassicurare circa le migliori intenzioni degli esperimenti da effettuare. Ma ogni volta che sembra raggiunta un'intesa, qualcosa succede che riaccende le ostilità. Dopo inutili tentativi di pacificazione, e molte vittime, non resta che rassegnarsi ad una nuova guerra. Sarà scontro totale per stabilire la superiorità tra scimmie e umani.
Valutazione Pastorale
"Il pianeta delle scimmie" risale ormai al 1968. Questo di oggi è il secondo prequel. Se è indubitabile che la saga si allarga, si complica, si diversifica su più fronti, è altrettanto vero che in quaranta anni sono cambiati il modo di raccontare, le strutture del cinema, il pubblico (l'età media dello spettatore è scesa di molto). Come in tutte le saghe, recenti o meno, che hanno abitato la finzione cinematografica, ci si potrebbe soffermare a cercare contatti, rimandi, punti di incontro, ripetizioni e novità. Ma si può anche restare a quest'ultima puntata, perchè c'è un dato conclusivo imprevisto e sofferto: inutile affannarsi, la pace è impossibile, uomini e scimmie non possono convivere. Bisogna affidarsi ad una nuova guerra: cruda, terribile, devastante. Qualcuno dice che è una conclusione commerciale finalizzata solo ad aprire le porte ad una nuova puntata. Eppure, in tempi di buonismo dominante, questo finale senza speranza contrasta con gli esiti consolatori dei recenti kolossal hollywoodiani(Godzilla; Transformers 4...) improntati a soluzioni pacificatorie. Qui invece si torna alla guerra: per dirimere una supremazia. Il tutto affidato ala consueta valanga di effetti speciali, di calcolata suspence narrativa, di immagini in 3d non sempre indispensabili. Nei 130' passano qualche ripetizione e non poche sequenze comunque godibili, notevoli per suggestione visiva, per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.
Utilizzazione
Roboante e incalzante, pessimista nello svolgimento narrativo, il film è da utilizzare in programmazione ordinaria per un pubblico soprattutto giovanile. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.