Orig.: Stati Uniti (2012) - Sogg.: tratto dal libro "Hitchcock - L'incredibile storia di 'Psycho'" di Stephen Rebello - Scenegg.: John J.McLaughlin - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jeff Cronenweth - Mus.: Danny Elfman - Montagg.: Pamela Martin - Dur.: 98' - Produz.: Ivan Reitman, Tom Pollock, Joe Medjuck, Tom Thayer, Alan Barnette per The Montecito Picture Company.
Interpreti e ruoli
Anthony Hopkins (Alfred Hitchcock), Helen Mirren (Alma Reville), Scarlett Johansson (Janet Leigh), Toni Collette (Peggy Robertson), Danny Huston (Whitfield Cook), Jessica Biel (Vera Miles), Michael Stuhibarg (Les Wasserman), James D'Arcy (Anthony Perkins), Michael Wincott (Ed Glein), Richard Portnow (Barney Balaban), Ralph Macchio (Joe Stefano), Judith Hoag (Lilian)
Soggetto
Ad Hollywood, tra le tante proposte che esamina, Alfred Hitchcock sceglie un soggetto che corrispone al suo modo di affrontare la suspence e la paura. Ma trovare il finanziamento risulta difficilissimo, la censura allarmata si mette in movimento, cercare gli attori richiede molto tempo. Insomma un lavoro complicato, che però va avanti e, qualche mese dopo, diventa film: "Psycho", 1960.
Valutazione Pastorale
All'origine c'è un libro dal titolo: "L'incredibile storia di Psycho". La materia per il genere "cinema nel cinema" è tanta e abbondante. Trattandosi di un film ormai nella storia della settima arte, visto da molti in passato e rivisto oggi, le curiosità che il copione propone solleticano partecipazione e coinvolgimento. La figura centrale, accanto al maestro, resta Alma, la moglie/complice amata e tradita (almeno nelle intenzioni e nei vari corteggiamenti alle attrici). Dopo ostacoli, discordie, equivoci e rinfacciamenti, tutto finisce con ilgrande successi della pellicola all'uscita. E sembra quasi il lieto fine di un altro film. Senza poter dire quale sia il vero o il falso. Dal punto di vista pastoprale, il film è da valutare come consigliabile,del tutto semplice a livello espressivo e narrativo, adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in successive occasioni soprattutto per affrontare riflessioni nell'ambito del comparto "il cinema parla di se stesso".