Orig.: Stati uniti/Gran Bretagna (2013) - Sogg. e scenegg.: Steven Knight - Fotogr.(Scope/a colori): Chris Menges - Mus.: Dario Marianelli - Montagg.: Valerio Bonelli - Dur.: 100' - Produz.: Guy Heeley, Paul Webster.
Interpreti e ruoli
Jason Statham (Joey Jones), Agata Buzek (Suor Cristina), Benedict Wong (sig. Choy), Vicky McClure (Dawn), David Bradley (Billy), Ger Ryan (madre superiora), Youssef Kerkour (Bouzanis), Victoria Bewick (Isabel), Christian Brassington . (Mark Forrester), Danny Webb (Damon)
Soggetto
A Londra. In fuga da una corte marziale militare, Joey Jones, reduce della guerra in Afghanistan e ex soldato delle forze speciali, assume una nuova identità grazie all'aiuto di Suor Cristina, giovane suora in una parrocchia cittadina. In cerca di lavoro, le sue capacità emergono e lo fanno entrare al servizio di boss della malavita locale. Così la strada verso la costruzione di una nuova vita (per se,per la figlia, per la Suora) diventa più che mai complicata...
Valutazione Pastorale
Il titolo è esplicativo. Joey è alla ricerca di una redenzione, dopo una vita trascorsa tra guerre e violenze. Ma nascondere quelloche si è risulta difficile, soprattutto nei confrontidi chi non crede ai cambiamenti. Così l'unica redenzione è nel sacrificio. Vista ora (ossia dopo il coraggioso "Locke"),l'opera prima conferma la predisposizione di Knight per storie nelle quali il protagonista resta solo con se stesso a sfidare il mondo e la vita. La bestialità esterna e la bellezza interiore si scontrano ma non si incontrano, lottano dentro un dissidio sempre più spietato che si chiude con il ritiro dell'individuo: che intanto però ha lasciato precisi segnali di carità, di donazione, di voglia, appunto, di redenzione. Racconto duro, senza sconti, girato con il fiato sospeso, nel vuoto di una violenza che guarda fin che può al bello e al pulito dell'esistenza. E film che,dal punto di vista pastorale,è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film èda utilizzare in programmazione ordinaria, anche se per un pubblico più attento a storie tra violenza e metafora. Certamente meno adatto per minori e piccoli per i quali è da tenere attenzione in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.