La serie è disponibile in esclusiva sulla piattaforma Netflix
Interpreti e ruoli
Andrew Scott (Tom Ripley), Johnny Flynn (Dickie Greenleaf), Dakota Fanning (Marge Sherwood), Maurizio Lombardi . (Ispettore Pietro Ravini), Eliot Sumner (Freddie Miles), Margherita Buy (Signora Buffi), Kenneth Lonergan (Herbert Greenleaf)
Soggetto
New York, inizio anni 1960, Tom Ripley vive di furbizie e sotterfugi. Un giorno viene contattato dalla facoltosa famiglia Greenleaf perché si rechi in Italia sulle tracce del loro figlio Dickie, che non ne nuove sapere di tornare negli Stati Uniti per seguire gli affari di famiglia. Tom Ripley arriva a Napoli e poi dritto in Costiera, dove orchestra un incontro casuale con Dickie e la sua fidanzata Marge. Dalla complicità iniziale tra i due, si passa rapidamente a un certo sospetto da parte del giovane benestante; questo spingerà Tom a decisioni irreparabili…
Valutazione Pastorale
Nel 1955 la scrittrice statunitense Patricia Highsmith ha dato alle stampe “Il talento di Mr. Ripley”, primo capitolo di un fortunato ciclo di gialli dedicato a Tom Ripley, enigmatico e dolente truffatore che vive assorbendo identità altrui, pronto a spingersi anche nei territori del male pur di salvarsi. Tra i vari adattamenti si ricorda l’elegante versione da Oscar firmata nel 1999 da Anthony Minghella con Matt Damon e Jude Law. A distanza di venticinque anni Netflix ne propone una nuova versione nella formula della miniserie: è “Ripley” del geniale Steven Zaillian, veterano della sceneggiatura – Oscar per il copione di “Schindler’s List” (1993), autore anche di “Gangs of New York” (2002) e “Moneyball” (2011) – che qui firma anche la regia. Ottima la composizione del cast: Andrew Scott, Johnny Flynn, Dakota Fanning, Maurizio Lombardi, Margherita Buy e John Malkovich.
La storia. New York, inizio anni 1960, Tom Ripley vive di furbizie e sotterfugi. Un giorno viene contattato dalla facoltosa famiglia Greenleaf perché si rechi in Italia sulle tracce del loro figlio Dickie, che non ne nuove sapere di tornare negli Stati Uniti per seguire gli affari di famiglia. Tom Ripley arriva a Napoli e poi dritto in Costiera, dove orchestra un incontro casuale con Dickie e la sua fidanzata Marge. Dalla complicità iniziale tra i due, si passa rapidamente a un certo sospetto da parte del giovane benestante; questo spingerà Tom a decisioni irreparabili…
Punto di forza della serie “Ripley” sono proprio la regia e la scrittura di Steven Zaillian, quel suo stile così intenso, asciutto e magnetico che aggancia lo spettatore con un racconto dall’andamento feroce e drammatico, confezionato però con estrema eleganza. Ammantato da un sontuoso bianco e nero, Zaillian mette in campo un viaggio fisico e interiore del protagonista: la scoperta della bellezza paesaggistica e artistica in Italia accostata però a una discesa dell’animo nel male, un avvitarsi nella vertigine della perdizione e scarnificazione di sé. Tom Ripley è un esteta, vive il suo viaggio in Italia in cerca del bello, e per ottenerlo non esita a truffare, uccidere e camuffarsi. Non ha paura di perdersi (moralmente), perché si sente già sconfitto in partenza. Tematicamente insidioso e sfidante, “Ripley” conquista però per la sua modalità di racconto, per quel raffinato stile visivo, in sottrazione, che validi interpreti esaltano al meglio. Su tutti brilla un magnifico Andrew Scott, abile nel rendere il tormento interiore, sottopelle, del protagonista e al tempo stesso una lucida calma, feroce, con cui governa le sue azioni spregiudicate. Serie complessa, problematica, per dibattiti.
Utilizzazione
Per i temi in campo, la serie si rivolge a un pubblico adulto.