Cattivissimo Me 4

Valutazione
Consigliabile, Semplice, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Avventura, Bambini, Dialogo, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Male, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Solidarietà
Genere
Animazione, Commedia
Regia
Chris Renaud
Durata
96'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Despicable Me 4
Distribuzione
Universal Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Mike White, Ken Daurio
Musiche
Heitor Pereira e Pharrell Williams
Produzione
Chris Meledandri, Brett Hoffman. Casa di produzione: Universal Pictures, Illumination Entertainment

Interpreti e ruoli

Steve Carell (Gru), Max Giusti (Gru), Stefano Accorsi (Maxime Le Mal), Carolina Benvenga (Lucy Wilde)

Soggetto

Gru non è più cattivo. Ora fa parte della Lega anti cattivi, è sposato con Lucy, insieme hanno tre figli, le ragazze Edith, Agnes e l’ultimo arrivato Gru Jr. Dal passato sbuca però un nemico invidioso e vendicativo, Maxime Le Mal. Per sfuggire alle sue minacce, Gru e la sua famiglia si rifugiano con false identità presso la cittadina di Mayflower, provando a condurre un’esistenza in incognito. Nel mentre, proseguono gli addestramenti dei Minions e cinque di loro sono chiamati a sperimentare un nuovo ritrovato della ricerca che li renderà dei Super Minions…

Valutazione Pastorale

Tra le saghe d’animazione si posiziona tra i primi posti per volumi di incasso. Parliamo di “Cattivissimo Me” (“Despicable Me”, 2010) firmato da Pierre Coffin e Chris Renaud, prodotto dalla Illumination, parte del mondo Universal. A distanza di quattordici anni dal primo titolo e con due spin-off all’attivo – “Minions” (2015) e “Minions 2. Come Gru diventa cattivissimo” (2022) –, ad agosto 2024 arriva nei cinema italiani “Cattivissimo Me 4” diretto ancora una volta da Chris Renaud, con un copione scritto da Mike White (sua è la fortunata serie “The White Lotus”) e Ken Daurio. Tra i doppiatori, confermatissimi Steve Carell nella versione originale e Max Giusti in quella italiana.
La storia. Gru non è più cattivo. Ora fa parte della Lega anti cattivi, è sposato con Lucy, insieme hanno tre figli, le ragazze Edith, Agnes e l’ultimo arrivato Gru Jr. Dal passato sbuca però un nemico invidioso e vendicativo, Maxime Le Mal. Per sfuggire alle sue minacce, Gru e la sua famiglia si rifugiano con false identità presso la cittadina di Mayflower, provando a condurre un’esistenza in incognito. Nel mentre, proseguono gli addestramenti dei Minions e cinque di loro sono chiamati a sperimentare un nuovo ritrovato della ricerca che li renderà dei Super Minions…
Così sottolinea il regista Renaud: “Il nostro obiettivo è di consolidare l’affetto degli spettatori per questi personaggi continuando a infondere nuovi elementi che possano rinvigorire la narrazione. In maniera simile alla profondità raggiunta dai personaggi dei film di James Bond, ci immergiamo nel mondo di Gru fatto di eroi e supercattivi, tessendo un’intricata dinamica con la sua vita famigliare”. Il racconto ha una buona articolazione, attivando più linee narrative. Da un lato seguiamo la traiettoria di Gru e dei suoi familiari, che cercano di mimetizzarsi nell’ambiente sociale di Mayflower come una normale famiglia; a questo va aggiunto il tema, di fatto portante, del rapporto padre-figlio, del legame fiduciario tra Gru e Gru Jr. Seconda traiettoria è il tema della vendetta, della rivalsa rispetto a torti subiti in passato: è il percorso tragicomico di Maxime Le Mal, che non riesce a perdonare Gru per averlo mortificato a scuola da ragazzi. Infine, una buona porzione di racconto ruota sulle (dis)avventure irresistibili dei giallissimi Minions, tra agenti “ordinari” e nuovi supereroi.
Nel complesso, “Cattivissimo Me 4” ha un impianto abbastanza dinamico e accattivante, adatto per un pubblico di piccoli e grandi: basta sottolineare come i brani musicali – la colonna sonora è firmata da Heitor Pereira con Pharrell Williams – sono ovviamente diretti al mondo adulto, genitoriale, in particolare “Karma Chameleon” dei Culture Club, “Everybody Wants to Rule the World” dei Tears for Fears oppure “Cold Heart (Pnau Remix)” di Elton John in duetto con Dua Lipa.
A livello narrativo non tutto sembra brillare in maniera disinvolta; alcune situazioni denotano una certa stanchezza ideativa, quasi a voler tenere in vita una saga a tutti costi. Detto questo, il prodotto è buono, brillante e coinvolgente, in maniera simpatica, in grado di favorire una valida evasione familiare, in cerca di risate e suggestioni di senso. Consigliabile, semplice.

Utilizzazione

Per la programmazione ordinaria.

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