Venezia81, cinque gli italiani in gara. Hollywood brilla
martedì 27 Agosto 2024
Un articolo di:
Sergio Perugini
Che Mostra ci aspetta? È probabilmente l’interrogativo più ricorrente a un giorno dall’inizio dell’81ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, il più antico e importante festival cinematografico in Italia e nel mondo. Ecco tutto (o quasi) quello che c’è da sapere sulla manifestazione che si svolge al Lido dal 28 agosto al 7 settembre. A firmare il cartellone è ancora una volta Alberto Barbera, come direttore artistico, insieme al neopresidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco. Sono 21 i titoli che compongono il Concorso principale, di cui 5 italiani. Gli altri numeri del Festival: 23 film Fuori Concorso, 19 nella sezione Orizzonti, 9 in Orizzonti Extra e 9 per Venezia Classici; 58 i Paesi rappresentati, per un totale di 4.138 titoli iscritti tra lungometraggi (1.967, di cui 206 italiani) e cortometraggi (2.171, di cui 190 italiani).Al di là dei numeri, però, il dato più evidente è la nutrita presenza di autori e divi hollywoodiani, pronti a (ri)prendersi la scena dopo l’annata magra del 2023, segnata dai serrati scioperi del sindacato sceneggiatori e attori negli Stati Uniti. Tante le star pronte a sbarcare al Lido, tra cui: George Clooney, Brad Pitt, Lady Gaga, Joaquin Phoenix, Angelina Jolie, Nicole Kidman, Julianne Moore, Tilda Swinton e Kevin Costner.
I cinque italiani che puntano al Leone d’oro
Sarà Gianni Amelio il primo a scendere in gara il 31 agosto con “Campo di battaglia” interpretato da Alessandro Borghi, racconto giocato nel perimetro della Grande guerra e liberamente ispirato a “La sfida” di Carlo Patriarca. Seguiranno: Maura Delpero con “Vermiglio” (2 settembre) con Tommaso Ragno e Sara Serraiocco, Luca Guadagnino con “Queer” (3 settembre) interpretato da Daniel Craig, dal romanzo omonimo di William S. Burroughs, Giulia Louise Steigerwalt alla sua seconda regia con “Diva futura” (4 settembre), con Pietro Castellitto e Barbara Ronchi. Infine, il duo Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con “Iddu (Sicilian Letters)” (5 settembre), che vede protagonisti Elio Germano e Toni Servillo.
I sedici registi internazionali
Tra gli autori più attesi in gara c’è di certo Todd Phillips, che ritorna a Venezia a cinque anni dalla vittoria del Leone d’oro con “Joker” (2019): il regista statunitense presenta “Joker: Folie à Deux”, puntando sulla coppia artistica Joaquin Phoenix e Lady Gaga. È il titolo di maggiore appeal del Festival, per stampa e pubblico. Ancora, sono in arrivo due registi cult: lo spagnolo Pedro Almodóvar con “The Room Next Door” interpretato da Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro, e il cileno Pablo Larraín con “Maria”, ritratto della diva Maria Callas nei suoi ultimi giorni, con Angelina Jolie, Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher.
In gara ci sono anche: Walter Salles (“I’m Still Here”), Brady Corbet (“The Brutalist”), Luis Ortega (“Kill the Jockey”), Justin Kurzel (“The Order”), Emmanuel Mouret (“Trois amies”), Dag Johan Haugerud (“Love”), Dea Kulumbegashvili (“April”), Halina Reijn (“Babygirl”); i fratelli Ludovic e Zoran Boukherma (“Leurs enfants après eux”), le sorelle Delphine e Muriel Coulin (“The Quiet Son”), Athina Rachel Tsangari (“Harvest”), Wang Bing (“Youth. Homecoming”) e Yeo Siew Hua (“Strangers Eyes”).
I film di apertura
A inaugurare ufficialmente l’edizione 81 della Mostra è lo statunitense Tim Burton,che mercoledì 28 agosto svela – Fuori Concorso – “Beetlejuice Beetlejuice”, seguito del popolare titolo del 1988. Ad accompagnarlo sul tappeto rosso Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega, Willem Dafoe e la nostra Monica Bellucci. Nella stessa giornata, su il sipario anche per Orizzonti, sezione dedicata al cinema più sperimentale: a inaugurarla è Valerio Mastandrea con la sua seconda regia, “Nonostante”, dove figurano Lino Musella, Barbara Ronchi e Laura Morante.
C’è ancora Italia tra i primi appuntamenti al Lido: martedì 27 agosto, come evento di preapertura, si terrà la proiezione, in prima mondiale, del film “L’oro di Napoli” (1954) di e con Vittorio De Sica, restaurato in occasione dei 70 anni dell’opera e dei 50 anni dalla scomparsa del regista. Va ricordata anche un’altra data particolare che si lega al titolo, ovvero i 90 anni della sua protagonista Sophia Loren, il prossimo 20 settembre. Nel cast anche Eduardo De Filippo, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò. Il restauro è stato curato da Cinecittà su iniziativa della Filmauro e con il coinvolgimento nella supervisione di Andrea De Sica.
Fuori Concorso, Serie Tv e Masterclass
Il film di chiusura di Venezia81 è “L’orto americano” di Pupi Avati, autore scelto anche come protagonista di una delle quattro Masterclass (la sua è in calendario venerdì 6 settembre, ore 15:30). Oltre ad Avati sono attesi per gli incontri con il pubblico, nella nuova Match Point Arena (e in diretta streaming su Labiennale.org), i Leoni d’oro alla carriera Sigourney Weaver (29 agosto, ore 16:30) e Peter Weir (1° settembre, ore 15:30), come pure Ethan Hawke (2 settembre, ore 10:00).
Tra i titoli non in gara si segnalano: “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Phantosmia” di Lav Diaz, “Broken Rage” di Takeshi Kitano, “Finalment” di Claude Lelouch e “Wolfs. Lupi solitari” di Jon Watts, con il duo hollywoodiano Brad Pitt e George Clooney. Al Lido è atteso anche Kevin Costner, che presenta in prima mondiale la seconda parte del suo kolossal sulla Guerra civile statunitense “Horizon. An America Saga”. Il divo americano, vincitore di 7 Premi Oscar con “Balla coi Lupi” (1990), ha dichiarato: “Il mio sogno era quello di presentare ‘Horizon: An American Saga’ alla Mostra del Cinema di Venezia. Sono in debito con Alberto Barbera per il coraggio che ha dimostrato nell’impegnarsi in questo viaggio cinematografico. È con gratitudine ed emozione che torno alla Mostra. Lunga vita ai film e a chi li vuole sostenere”.
Spazio anche alle miniserie Tv: “Disclaimer” di Alfonso Cuarón, targato Apple TV+ (7 episodi), con Cate Blanchett e Kevin Kline; “M. Il figlio del secolo” di Joe Wright, in uscita su Sky (8 episodi), con Luca Marinelli; “Families Like Ours” di Thomas Vinterberg; e “Los años nuevos” di Rodrigo Sorogoyen. La Rai svela poi in anteprima “Leopardi. Il poeta dell’infinito” di Sergio Rubini.
Giurie, Leone d’oro e premi collaterali
A presiedere la Giuria internazionale del Concorso è l’attrice francese Isabelle Huppert, affiancata dai registi James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz e dall’attrice Zhang Ziyi. Sabato 7 settembre saranno assegnati, nella cerimonia di chiusura in diretta sui canali Rai e condotta dalla madrina Sveva Alviti, i seguenti riconoscimenti: Leone d’oro al miglior film, Leone d’argento – Gran premio della giuria, Leone d’argento – Premio per la miglior regia, Coppa Volpi per gli interpreti, Premio speciale della giuria, Premio miglior sceneggiatura e il Premio Marcello Mastroianni al miglior talento esordiente.
Da ricordare anche gli storici premi collaterali: il Signis Award, il più antico tra i riconoscimenti al Lido, assegnato dalla Giuria internazionale dell’organizzazione cattolica Signis e il Premio Interfilm dell’organizzazione delle associazioni protestanti di cinema. Da menzionare, infine, il prestigioso Premio “Robert Bresson” della Fondazione Ente dello Spettacolo e della “Rivista del Cinematografo” con il Patrocinio del Dicastero per la cultura e l’educazione e del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, che sabato 31 agosto (Hotel Excelsior, ore 12:30) verrà conferito al regista Marco Bellocchio.