Dentro la TV: Emmy , trionfo Disney+, Jodie Foster miglior attrice

martedì 17 Settembre 2024
Un articolo di: Sergio Perugini

Seconda edizione degli Emmy Awards nel 2024. Coincidenza singolare, dovuta allo sciopero degli sceneggiatori e attori nel corso del 2023. L’edizione 75 dei cosiddetti Oscar della televisione si era svolta lo scorso gennaio. A distanza di nove mesi, nella notte tra il 15 e 16 settembre, a Los Angeles si è tenuta la 76a edizione degli Emmy promossi dalla Television Academy e, senza troppe sorprese, a dominare la serata sono stati due titoli forti targati Disney: “Shōgun” e “The Bear”, rispettivamente 18 e 11 statuette vinte. Anzitutto “Shōgun” (FX, in Italia Disney+), la serie sul Giappone del ‘600 firmata da Rachel Kondo e Justin Marks, dall’omonimo romanzo di James Clavell, si impone per i premi di maggior peso: miglior serie drammatica, interpreti Hiroyuki Sanada e Anna Sawai, come pure regia di Frederick E. O. Toye (episodio “Crimson Sky”). “Shōgun” guidava la corsa agli Emmy con 25 nomination.

“SHOGUN” — “Anjin” — Episode 1 (Airs February 27) Pictured (C): Hiroyuki Sanada as Yoshii Toranaga. CR: Katie Yu/FX

La seconda stagione di “The Bear” (FX, in Italia Disney+) di Christopher Storer, forte di 23 candidature, ha riportato vittore significative nelle categorie interpreti: miglior attore protagonista categoria comedy Jeremy Allen White (secondo Emmy per il ruolo dello chef Carmy Berzatto), come non protagonisti la spuntano Ebon Moss-Bachrach (Richie) e Liza Colón-Zayas (Tina). Tra i guest: Jamie Lee Curtis, nel ruolo incisivo e dolente di Donna Berzatto, madre dello chef Carmy.
A “rubare” la statuetta di miglior serie Tv comedy a “The Bear” è stata però la serie Universal “Hacks” (in Italia su Netflix), ideata da Lucia Aniello, Paul W. Downs e Jen Statsky, che poggia sull’interpretazione sarcastica di Jean Smart, nei panni dell’attrice comica Deborah Vance sul viale del tramonto a Las Vegas. La Smart ha conquistato anche la statuetta come miglior interprete (la seconda per lo stesso ruolo). Sempre fronte Netflix, conquista 6 riconoscimenti la serie “Baby Reindeer” di e con Richard Gadd, che ottiene in particolare il titolo di miglior miniserie, attore protagonista e per la non protagonista Jessica Gunning.

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Tra i vari riconoscimenti, sono da segnalare: miglior attrice in una miniserie per Jodie Foster in “True Detective: Night Country” (Hbo, in Italia Sky); miglior attrice non protagonista categoria drama per Elizabeth Debicki in “The Crown”, per la sua interpretazione della principessa Diana Spencer; e ancora, attore non protagonista Billy Crudup nel ruolo dello spregiudicato produttore-manager Cory Ellison in “The Morning Show”, serie di punta di Apple TV+. Si registra purtroppo nuovamente un magro bottino per la serie giallo-comedy “Only Murders in the Building” (Hulu, Disney+), con Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez, che forte di 21 nomination per la terza stagione ne porta a casa solamente 3, e non di fascia alta.

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