Interpreti e ruoli
Michele Riondino (Alessandro Colonna), Alessandro Roja (Gigi), Violante Placido (Bianca), Libero De Rienzo (Leo), Sveva Alviti (Marta Rossi), Mirko Trovato (Giacomo Colonna), Ivano Marescotti (Brenner)
Soggetto
Alessandro, pediatra quarantenne, rimasto con il figlio adolescente Giacomo dopo la morte della moglie, riceve una telefonata da Luigi, amico di scuola che non vede da tanto tempo. Dal Brasile Luigi gli chiede di raggiungerlo perché deve dagli una comunicazione importantissima…
Valutazione Pastorale
Al centro del racconto c’è la truffa, nella variazione della beffa, ossia dello scherzo sapido e cattivo che ha segnato tanta parte della commedia italiana del periodo d’oro. Lavorando sull’omonimo romanzo di Bruno Burbi, sceneggiato da Marco Martani e Raffaello Fusaro, il copione si indirizza con decisione nel sottogenere degli heist movie (i film del ‘colpo grosso), affrontando con coraggio una tradizione filmica antica e nobile. In conferenza stampa, Antonello Grimaldi dice che, più della serie “Ocean’s”, ha avuto in mente il gruppo terribile di “Amici miei”. Conferma, a precisa domanda, che il modello era quello di tornare alla commedia italiana classica (quella abitata da Gassman, Tognazzi, Manfredi, Sordi) orientata su forti sfumature di cattiveria e di cinismo, fuori dunque da un certo buonismo che sembra prevalere nei prodotti più recenti. Una ronda frenetica e incalzante dalla quale chi vorrebbe beffare esce beffato, chi vorrebbe vincere esce sconfitto. Chiarito il taglio, resta da aggiungere che il racconto si propone essenzialmente al ‘maschile’, tuttavia in un contesto in cui i ruoli femminili risultano alla fine fondamentali negli snodi narrativi essenziali. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e nell’insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come esempio di commedia italiana, che recupera antiche e sempre ‘moderne’ modalità narrative, alla maniera de “I mostri”.