Cosa vedere al cinema? Le novità in sala ad agosto

giovedì 1 Agosto 2019
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

Agosto rimane sempre vacanziero. Il cinema però quest’anno non chiude i battenti e offre delle buone proposte tra città e località di vacanze. Ecco le principali novità in sala nella rubrica dell’Agenzia SIR e della Commissione nazionale valutazione film CEI: il live-action Disney “Il Re leone” diretto da Jon Favreau; la commedia educational “Dolcissime” di Francesco Ghiaccio; il film musicale “Teen Spirit” di Max Minghella; la commedia “Genitori quasi perfetti” di Laura Chiossone; e l’umorismo malinconico de “L’ospite” di Duccio Chiarini.

“Il Re leone”
È un vero e proprio filone quello dei film live-action della Disney. Negli ultimi anni, infatti, la casa di produzione di Topolino ha rimesso mano ai suoi principali capolavori animati in chiave realistica. Sono nati così “Cenerentola” (2015), “Il libro della giungla” (2016), “Beauty and the Beast” (2017) nonché i recenti “Dumbo” e “Aladdin”. Dal 21 agosto arriva in sala l’attesissimo “Il Re Leone” (“The Lion King”) diretto da Jon Favreau (suo è “Iron Man”), riproposizione in chiave realistica dell’omonimo cartoon del 1994. “Il Re Leone” ritorna sullo schermo con una messa in scena totalmente rinnovata, appunto in live-action, con scene mozzafiato ed effetti speciali sorprendenti. La storia è nota, ovvero la nascita e il cammino di formazione del leoncino Simba, che deve affrontare la scomparsa prematura del padre, le insidie della savana, ma anche scoprire l’importanza dell’amicizia e dell’amore. La Disney fa sempre le cose in grande stile, confezionando un prodotto che incanta l’occhio e scalda il cuore con emozioni vibranti. Voci della versione italiana sono: Marco Mengoni, Elisa, Luca Ward, Edoardo Leo e Stefano Fresi. Dal punto di vista pastorale, il film è consigliabile, poetico e adatto per dibattiti.

“Dolcissime”
Il Festival di Giffoni ha lanciato il successo di “Dolcissime”, nuovo film di Francesco Ghiaccio (“Un posto sicuro” del 2015), scritto con l’attore Marco D’Amore. Si tratta di una riuscita commedia sul mondo degli adolescenti, che racconta la vita di tre ragazze che non si accettano, che si nascondono dietro al loro fisico ingombrante, lontano dai canoni dell’estetica adolescenziale o mediatica. Le tre protagoniste, stanche di continue derisioni a scuola e sguardi indagatori, decidono di mettersi alla prova con una gara sportiva. La storia prende dunque la piega di un percorso di riscatto, con umorismo simpatico e gentile, a tinte educational; il racconto si risolve in una bella favola per adolescenti in piena era social. Dal punto di vista pastorale, il film è consigliabile, problematico e per dibattiti.

“Teen Spirit”
Alla regia c’è Max Minghella, protagonista della serie “The Handmaid’s Tale” nonché figlio del noto regista Anthony Minghella (“Il paziente inglese”). Parliamo di “Teen Spirit. A un passo dal sogno”, viaggio nell’inquietudine giovanile in cerca di fama e successo attraverso i meccanismo dei talent. Protagonista è Violet – interpretata dalla giovane diva hollywoodiana Elle Fanning – che sogna un futuro nella musica, lasciando la provincia per la grande città, ossessionata dall’idea del palco. Il plot narrativo risulta un déjà-vu, e in effetti il copione inciampa proprio nella mancanza di coraggio narrativo, ma la confezione è seducente e patinata, pop, con qualche buona soluzione visiva. Dal punto di vista pastorale, il film è complesso, problematico e per dibattiti.

“Genitori quasi perfetti”
Adulti sotto la lente di ingrandimento in chiave tragicomica. È “Genitori quasi perfetti”, film d’esordio di Laura Chiossone, interpretato da Anna Foglietta, Lucia Mascino, Paolo Calabresi e Marina Rocco. La storia: la classica festa di compleanno per bambini si risolve in un terreno di incontro/scontro tra diversi modelli educativi. Un film dal concept narrativo lineare, semplice, che nello svolgimento trova complessità, risultando un po’ scomposto. La regista Chiossone imprime verve al racconto, individuando soluzioni narrative brillanti; il film però scivola anche in eccessi verbali e visivi. Dal punto di vista pastorale, è complesso, problematico e per dibattiti.

“L’ospite. Un viaggio sui divani degli altri”
Il regista Duccio Chiarini è fiorentino di nascita e londinese di formazione; ha diretto il suo primo film nel 2014, “Short Skin”, con il progetto Biennale College della Mostra del Cinema di Venezia. Ad agosto è nei cinema con “L’ospite. Un viaggio sui divani degli altri”, film con cui esplora le incertezze e insicurezze di giovani trentenni, impreparati o riluttanti dinanzi al divenire genitori. Una radiografia scarna, succinta, narrata con un umorismo malinconico. Duccio Chiarini riesce bene con la sua regia a trasmettere smarrimento e vuoto esistenziale. Il film è complesso, problematico e per dibattiti.

E per finire… “Blinded by the Light” e “Submergence”
In chiusura, altri due film. Anzitutto la commedia inglese “Blinded by the Light. Travolto dalla musica” della regista Gurinder Chadha (suo è “Sognado Beckham” del 2002), racconto frizzante a colpi di rock degli anni giovanili del giornalista Sarfraz Manzoor e della sua ossessione per Bruce Springsteen. Il film affronta anche i temi del multiculturalismo, dell’integrazione e del dialogo genitori-figli. Si ride e riflette sulle note di Springsteen.
Ancora, nei cinema da metà agosto il mélo “Submergence” del pluripremiato regista tedesco Wim Wenders, che dirige l’adattamento del romanzo di J.M. Ledgard. Interpretato da Alicia Vikander e James McAvoy, il film è un’intensa storia d’amore, ostacolata dagli sconvolgimenti della guerra e dalle sfide uomo-Natura.

Articolo originale pubblicato su Agenzia SIR


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Dolcissime

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