Premio Gryphon Award - Miglior film al GFF 2019 - sezione Generator +13
Interpreti e ruoli
Viveik Kalra (Javed), Kulvinder Ghir (Malik), Meera Ganafra (Noor), Nell Williams (Eliza), Aaron Phangura (Roops), Dean-Charles Chapman (Matt), Rob Brydon (Padre di Matt)
Soggetto
Javed adolescente di origini pakistane, vive a Luton, Inghilterra, nel 1987. Tra i tumulti razziali, la crisi economica di quel periodo e il difficile rapporto con il padre, il ragazzo trova un rifugio sicuro nella poesia: tutto cambia quando un compagno di classe gli fa scoprire Bruce Springsteen….
Valutazione Pastorale
Ispirato ad una storia vera, basata sulle memorie di Sarfraz Manzoor, "Greetings from Bury Park", il film, scritto e diretto da Gurinder Chadha (già regista di “Sognando Beckham”), racconta la storia di Javed , adolescente britannico di origini pakistane che vive a Luton, Inghilterra, nel 1987. Per sfuggire all’intolleranza che serpeggia nella sua città e alla rigida inflessibilità di suo padre, Javed (Viveik Kalra) scrive poesie, finché un suo compagno di scuola gli fa conoscere le canzoni di Bruce Springsteen: il ragazzo scopre degli inattesi parallelismi tra i testi delle canzoni del “Boss” e le situazioni che vive e i sentimenti che prova . Piano piano, incoraggiato da un’insegnante che riconosce il suo talento narrativo, Jared trova il coraggio di esprimersi e di confrontarsi con la società intollerante e razzista dell’Inghilterra di quel periodo, e, o forse soprattutto, con suo padre al quale è comunque molto legato. La regista usa sapientemente le canzoni di Sprengsteen, trasformandone alcune in numeri musicali. Il film è una storia di speranza, di coraggio e di amore; un inno alla musica e un invito a coltivare i propri sogni, a spiccare il volo, senza dimenticare le proprie radici. Molto bravi gli interpreti, soprattutto il protagonista, Vivien Kalra, al debutto, che riesce a dare al suo personaggio profondità e delicatezza di sentimenti e di azioni.
Dal punto di vista pastorale il film è da considerare consigliabile e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere proposto in programmazione ordinaria, per famiglie e per adolescenti, anche in un contesto didattico e ben si presta alla riflessione su temi quali il razzismo, l’integrazione, l’economia, la scuola, l’amicizia e la famiglia, soprattutto nel rapporto genitori- figli.