Interpreti e ruoli
Valerie Lemercier. (Aline Dieu), Sylvain Marcel (Guy-Claude Kamar), Danielle Fichaud (Sylvette Dieu), Roc LaFortune (Anglomard Dieu), Yves Jacques (Présentateur deuxième TV), Antoine Vézina (Jean-Bobine), Pascale Desrochers (Jeannette)
Soggetto
Nel 1968 a Quebec, in Canada, nasce Aline. È la figlia numero quattordici, e l’ultima, di Sylvette e Anglomard Dieu, Nasce in una famiglia in cui la musica la fa da padrona…
Valutazione Pastorale
I nomi sono inventati, perché devono essere immediatamente visibili. Il film è infatti una sintesi, di due ore o poco più, della vita tutta di corsa di Céline Dion, cantante nata in Canada nel 1968 e oggi ritenuta la più grande a livello internazionale. La storia comincia mostrando una famiglia talmente numerosa e affollata di prole da indurre ad una non piccola confusione. Per fortuna sua (di Aline/Celine) e nostra, la bambina che nasce nel fatidico 1968 è l’ultima della truppa. Ha appena dodici anni quando i genitori capiscono che ha una magnifica voce da favorire e coltivare. Non c’è tempo da perdere, cosi la bambina ben presto affronta il palcoscenico, bruciando le tappe e insieme anche qualche altro fratello incautamente desideroso di seguire la stessa strada. Nel frattempo Aline si è invaghita del suo manager Guy Claude, ma lui ha 38 anni e lei è una minorenne. Seguono grandi liti con la mamma, prima di arrivare all’auspicato matrimonio, e a una vita di coppia all’insegna della totale imprevedibilità. Aline è talmente dedita al canto che quando va negli Stati Uniti, gira per Las Vegas senza sapere dove si trova (ed è scambiata per una sua fan in maschera da un sosia di Elvis Presley), supera problemi di abbassamento delle corde vocali, torna a esibirsi e a trionfare. Aline è una biografia musicale insolita e anomala. Merito di Valèrie Lemercier, che la affronta la biografia lasciandosi alle spalle ogni possibile stereotipo a favore di un approccio libero e innovativo. Provocatoria nella regia, Lemercier lo è altrettanto come attrice, dando anima e corpo ad Aline dai 12 ai 50 anni, senza perdere un colpo. Anzi facendo capire perché il successo di Aline/Celine è ancora duraturo. Dal punto di vista pastorale, il film è a valutare come consigliabile e nell’insieme problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come approccio ad una protagonista della musica ancora attiva nella scena internazionale, per riflettere sul suo mondo, fatto di difficoltà, rinunce, con un prezzo talvolta molto alto da pagare al successo.