Basato sulla serie di videogiochi "Uncharted" sviluppata da Naughty Dog per PlayStation Sony
Interpreti e ruoli
Tom Holland (Nathan Drake), Mark Wahlberg (Victor "Sully" Sullivan), Antonio Banderas (Santiago Moncada), Tati Gabrielle (Braddock ), Sophia Taylor Ali (Chloe Frazer)
Soggetto
Stati Uniti oggi, Nathan Drake è un ventenne che lavora come barman, ma in verità è specializzato in furti di opere d’arte. Suo obiettivo sono i tesori nascosti dispersi nelle rotte del tempo, passione che lo lega al fratello maggiore Sam. Nathan viene assoldato dal cercatore di fortune Victor “Sully” Sullivan, desideroso di rintracciare le navi di Magellano...
Valutazione Pastorale
Sarà un’indubbia attrazione per il pubblico in sala, e non solo per la star in ascesa Tom Holland, fresco trionfatore al box office con “Spider-Man: No Way Home” (in poco più di due mesi ha raggiunto l’incasso di quasi 2miliardi di dollari). Parliamo di “Uncharted”, film ad alto budget nelle sale italiane dal 17 febbraio, un racconto avventuroso che corre lungo il binario di classici come “Indiana Jones” (dal 1981) e “I Goonies” (1985), con raccordi anche a “Mission: Impossible” (dal 1996), “Pirati dei Caraibi” (2003-17) e “Il mistero dei Templari” (2004).
Diretto dal regista di “Venom”, Ruben Fleischer, “Uncharted” porta sul grande schermo il primo capitolo dell’omonima saga di videogiochi targata PlayStation Sony. La storia: Stati Uniti oggi, Nathan Drake (Tom Holland) è un ventenne che lavora come barman, ma in verità è specializzato in furti di opere d’arte. Suo obiettivo sono i tesori nascosti dispersi nelle rotte del tempo, passione che lo lega al fratello maggiore Sam. Nathan viene assoldato dal cercatore di fortune Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg), desideroso di rintracciare le navi di Magellano. Un viaggio tra Stati Uniti, Europa (Barcellona) e Asia, una corsa serrata sfidando le ambizioni spregiudicate del milionario Santiago Moncada (Antonio Banderas) e della sua spietata assistente Braddock (Tati Gabrielle).
Gli elementi per il successo ci sono tutti. Anzitutto una regia solida e vigorosa, capace di unire alla tensione narrativa, alle scene mozzafiato, anche lampi di ironia brillante, affidata soprattutto al duetto Tom Holland e Mark Wahlberg, che richiamano quello spirito ironico-sagace alla “Indiana Jones e l'ultima crociata” (1989), gli alterchi tra Indy e il padre Henry Jones: memorabile la sintonia tra Harrison Ford e Sean Connery! Qui in “Uncharted” il livello è diverso, ma le intenzioni vanno in tale direzione.
Inoltre, funzionano bene i protagonisti. Mark Wahlberg è un veterano a Hollywood, soprattutto tra commedie e action, pertanto il film “Uncharted” è un terreno a lui congeniale dove mettere in campo con efficacia le sue abilità interpretative. Stupisce sempre di più Tom Holland, attore britannico classe 1996 che ha esordito dodicenne a West End nel musical “Billy Elliot” e poi si è imposto a livello globale grazie al personaggio di Peter Paker/Spider-Man; Holland è probabilmente alla ricerca di un consolidamento nel firmamento hollywoodiano, e i numeri (gli incassi) sono dalla sua parte. Ha chiara stoffa e talento, e “Uncharted” ne è la conferma.
Nel complesso il film è una perfetta macchina narrativa votata all’evasione, al divertimento adrenalinico, capace di coinvolgere giovani e adulti per una visione familiare. Un racconto vibrante, a tratti brillante, con una tensione compatta sino alla fine. Dal punto di vista pastorale “Uncharted” è consigliabile e semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, adatto a un pubblico di preadolescenti, adolescenti e famiglie.