“Homeland” e dintorni. Era il 2011 quando “Homeland. Caccia alla spia” faceva il suo ingresso su Showtime negli Stati Uniti, raccontando le imprese della geniale e problematica agente della CIA Carrie Mathison (strepitosa Claire Danes!). La serie veniva da un format israeliano, “Hatufim”. Sulla scia di quel successo, il potente network di recente ha puntato su un’altra storia di matrice israeliana: “Kvodo” che nel 2021 è diventata “Your Honor” con Bryan Cranston, un racconto che unisce le sfumature del legal thriller alle dinamiche da dramma shakespeariano. Tra Israele e Hollywood, la Rai ha messo in cantiere con Indiana Production l’adattamento italiano: “Vostro onore”, 4 prime serate su Rai Uno dal 28 febbraio. A firmare la regia è Alessandro Casale – sue alcune stagioni di “Don Matteo” e “Tutto può succedere” – e come protagonista è stato scelto Stefano Accorsi. Comprimari: Barbara Ronchi, Francesco Colella, Remo Girone e Matteo Oscar Giuggioli.
Il peso delle scelte. Milano oggi, Matteo Pagani ha 18 anni. Conducendo la macchina sperona la moto di un giovane e assalito dalla paura fugge via. Venendo a conoscenza dell’accaduto, il padre Vittorio Pagani, importante giudice del Tribunale di Milano, lo convince a costituirsi. Prossimo alla denuncia l’uomo scopre però che la persona ferita nell’incidente appartiene a una spietata famiglia criminale, i Silva… Che fare?
Pros&Cons. Uscendo dalla cornice della contemporaneità, l’intreccio narrativo di “Vostro onore” potrebbe benissimo appartenere a William Shakespeare. Cuore della serie Tv, infatti, è il dilemma morale che abita il giudice Vittorio Pagani, un uomo integerrimo, amministratore della giustizia mosso da solidi principi e valori, che però inciampa, anzi deraglia totalmente, quando la sfera personale sconfina nel lavoro. Vittorio è chiamato a decidere tra l’orizzonte della giustizia oppure la vita del figlio, il suo unico figlio, a rischio morte certa: denunciarlo, secondo lui, lo esporrebbe a una condanna in carcere, probabile vittima di agguato dell’influente gang criminale. Tale nodo morale ci aveva già colpito nello statunitense “Your Honor” (su Sky e Now dal 2021), con la potente interpretazione di Bryan Cranston; lì forse la cura formale e l’asciuttezza (o crudezza) narrativa – a cominciare dall’incipit, dalla dinamica dell’incidente d’auto – era forse più incalzante, e spiazzante. A ben vedere, però, a giudicare dalle prime puntate della versione italiana, “Vostro onore” sembra mitigare forse la visualizzazione della violenza, la brutalità dello shock, riuscendo però a mantenere inalterato, ben compatto, il livello di tensione drammatica tra legal e family drama, soprattutto il dissidio interiore del protagonista. Funziona quindi di certo bene la regia di Casale come pure la scrittura esperta di Donatella Diamanti; convince poi l’interpretazione di Accorsi, bravo, misurato ed efficace nel ruolo di giudice-padre, attento a valorizzarne le complesse sfumature. Nell’insieme “Vostro onore” è una serie complessa, problematica e adatta per dibattiti.
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