Soggetto
Il lungo viaggio del dipinto “Salvator Mundi”, attribuito a Leonardo da Vinci: il ritrovamento, il restauro, l’esposizione a Londra e la sua nuova eclisse…
Valutazione Pastorale
Dal 21 al 23 marzo 2022 è possibile vedere nelle sale cinematografiche italiane il docu-film “Leonardo. Il capolavoro perduto” (“The Lost Leonardo”) di Andreas Koefoed, presentato alla 16ᵃ Festa del cinema di Roma (2021). Il film racconta le vicissitudini del dipinto (un olio su tela) “Salvator Mundi”, attribuito a Leonardo: da quando venne acquistato in una casa d’aste di New Orleans per 1.175 dollari nel 2005, passando dall’esposizione alla National Gallery di Londra nel 2011, fino alla sua vendita da Christie's, nel novembre del 2017, per la cifra record di 450 milioni di dollari. Attraverso le voci dei protagonisti – la restauratrice Dianne Modestini, che per prima ha creduto di riconoscere nell’opera la mano di Leonardo; i primi proprietari Alexander Parrish e Robert Simon; il curatore della mostra alla National Gallery Luke Syson ed esperti quali lo storico dell’arte Frank Zöllner e Maria Teresa Fiorio, membro della Commissione Nazionale Viniciana – il regista ci guida in un percorso tortuoso fatto di controversie legali e accesi dibattiti tra esperti. Il nodo dell’effettiva autenticità non viene sciolto del tutto e per di più resta ancora avvolta nel mistero l’identità dell’ultimo compratore che sembrerebbe essere un emissario del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Destinato al Louvre di Abu Dhabi, il “Salvator Mundi” non è a tutt’oggi visibile al pubblico. Inserendosi all’interno di un copioso filone cinematografico, ossia il documentario monografico su artisti o singole opere d’arte, “Leonardo. Il capolavoro perduto” è un film che si muove lungo un binario descrittivo degli avvenimenti storici senza particolari sussulti in termini di originalità o stile narrativo. Un titolo di certo interessante, valido di approfondimenti storico-culturali, che dal punto di vista pastorale può essere valutato come consigliabile, semplice e per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è utilizzabile in programmazione ordinaria, destinato a un pubblico particolarmente interessato alla storia dell’arte e a questa specifica vicenda.