Dentro la Tv: su Netflix “Summertime 3″, serie tra ombrelloni, amori e motori
lunedì 9 Maggio 2022
Un articolo di:
Sergio Perugini
“Sapore di mare”. Farà 40 anni nel 2023 il film di Carlo Vanzina, scritto insieme al fratello Enrico, un cult che ha fotografato una generazione e al contempo la cornice della stagione estiva che spesso accosta l’evasione al ripensamento di sé. Negli anni, poi, tanti i film e le serie Tv realizzati sul tema, lungo sul tracciato, soprattutto in chiave adolescenziale. E proprio tra “Sapore di mare” e la serie rivelazione “SKAM Italia” (dal 2018), radiografia degli adolescenti di oggi, si posiziona idealmente “Summertime”, targata Netflix e Cattleya. La prima stagione è stata rilasciata all’inizio della pandemia, nella primavera 2020, e si è subito imposta come chiara evasione in tempo di restrizioni, raccontando l’effervescenza di un’estate sulla riviera romagnola. Dal 4 maggio 2022 è disponibile ora la terza e ultima avventura di “Summertime”, dove tornano tutti i protagonisti: Coco Rebecca Edogamhe, Ludovico Tersigni, Amanda Campana, Andrea Lattanzi e Giovanni Maini. Nel cast anche Thony e Marina Massironi.
Cesenatico. Summer sta affrontando gli esami universitari, lavora nello stabilimento balneare ed è solleticata dall’idea di cantare, sulle orme della madre Isa. Nonostante nuovi incontri ed emozioni, il suo cuore batte sempre per il primo amore Ale, il quale si tormenta ancora per l’incidente di moto avvenuto alla collega Lola…
Pros&Cons. Punto di partenza nella scrittura di “Summertime” è il romanzo di Federico Moccia, “Tre metri sopra il cielo”, il bruciante amore adolescenziale dove trovano posto scontro familiare e sociale. Insomma, un “Romeo e Giulietta” shakespeariano diluito, attualizzato e in chiave ultra-pop. “Summertime” parte da lì, ma sceglie una declinazione più leggera, sospesa, sposando la brezza dell’estate: i problemi non sono mai così struggenti, e una possibilità all’orizzonte si intravede sempre. Quello che piace è soprattutto l’atmosfera soleggiata, cui contribuiscono location indovinate, una fotografia brillante, persino fluo, e un ricercato mix musicale tra brani di ieri (anni ’60) e tormentoni odierni (qui c’è Sangiovanni).
La regia è di Francesco Lagi, Marta Savina e Alessandro Tonda, a firmare la sceneggiatura sono Enrico Audenino, Luca Giordano, Francesco Lagi e Vanessa Picciarelli. Nell’insieme quest’ultima stagione ci consegna un’istantanea dei giovani protagonisti non del tutto nitida, a fuoco. Le loro esistenze si stagliano all’orizzonte della maturità affastellate di dubbi formativi, lavorativi e sentimentali. La spensieratezza dell’estate si spiaggia allora su note dolcemente malinconiche; un congedarsi, a livello narrativo, in maniera volutamente sfumata, persino troppo. Addentrandoci bene nel racconto, ci si accorge che la struttura scricchiola, che lo script si muove debolmente e qua e là inciampa in forzature, trovando la quadra solo grazie all’affezione verso i personaggi. E così “Summertime” scivola via come una dissetante granita nel pieno della calura: rinfresca sì, ma per un attimo. La serie è consigliabile, problematica.
Articolo disponibile anche sul portale dell’Agenzia SIR