Dentro la Tv: Giallo Brit con “Perché non l’hanno chiesto a Evans?” e “Signora Volpe”
lunedì 11 Luglio 2022
Un articolo di:
Sergio Perugini
Talento Brit. Lo abbiamo detto più volte, gli inglesi hanno un chiaro talento nei racconti investigativi, nei gialli d’autore. Basta citare alcuni nomi: Arthur Conan Doyle (Sherlock Holmes), Agatha Christie (Hercule Poirot, Miss Marple), G.K. Chesterton (Father Brown), Ian Fleming (James Bond), senza dimenticare John le Carré o Ken Follett, sino ai più recenti J.K. Rowling (Cormoran Strike) e Mick Herron (Jackson Lamb). Tale immaginario è stato spesso portato sullo schermo in maniera acuta ed efficace. Ultime arrivate in ordine di tempo, su Sky e Now, sono le miniserie “Perché non l’hanno chiesto a Evans?” di Hugh Laurie e “Signora Volpe” con Emilia Fox.
Agatha Christie. Il noto attore Hugh Laurie (“Dr. House”) è passato dietro alla macchina da presa per adattare un romanzo di Agatha Christie del 1934, uscito nello stesso anno del più celebre “Assassinio sull’Orient Express”: “Perché non l’hanno chiesto a Evans?”. La storia: Nel Galles anni ’30, il ventenne Bobby scorge il corpo di un uomo caduto dalla scogliera. Quando si avvicina per prestare soccorso, quest’ultimo esalando l’ultimo respiro dice: “Perché non l’hanno chiesto a Evans?”. Bobby decide di indagare aiutato dall’amica Frankie. Laurie sceglie una via ordinaria, nella trasposizione del romanzo della Christie, rispettandone sostanzialmente dinamiche e sfondo di riferimento. Combinando suggestioni descrittive e intrecci investigativi, le indagini di Bobby e Frankie (Will Poulter e Lucy Boynton), il regista mette in scena una classica partita a scacchi con delitto impeccabile e fascinosa. A ben vedere, un po’ più di tensione e dinamismo non sarebbero guastati. Nel cast nomi di peso come il Premio Oscar Emma Thompson e Jim Broadbent. Consigliabile, problematica-brillante.
Umbria in giallo. Che succede se un agente dei servizi segreti di Sua Maestà è in viaggio nel Centro Italia e si imbatte in una morte sospetta? È questa la scintilla di partenza della serie “Signora Volpe” ideata da Rachel Cuperman e Sally Griffiths (“L’ispettore Barnaby”) con protagonista Emilia Fox (“Prendimi l’anima”, “Upstairs Downstairs”), una produzione Acorn Tv. La storia: Sylvia Fox è un’agente dell’MI6 che lascia Londra per fare visita alla sorella in Italia, nel borgo di Panicale. L’occasione è il matrimonio della nipote Alice. A ridosso della cerimonia lo sposo viene trovato morto in un lago… Sylvia si mette a indagare parallelamente alla polizia. L’ambientazione, la villa di famiglia, è quella della serie “Le tre rose di Eva”; e lo svolgimento narrativo non sembra discostarsene troppo. Ha poco infatti della classica tensione ed accuratezza formale del giallo inglese. La serie “Signora Volpe” rimane impigliata in un crime lento e patinato che fa del Bel Paese la tipica cartolina. Se la protagonista sa imprimere fascino alla storia, sono però sceneggiatura e regia a latitare un po’, o meglio ad accontentarsi di un risultato semplice e modesto. Peccato. Consigliabile, problematica.