Dentro la Tv: Su Netflix dal 23.12 “Glass Onion. Knives Out” con Daniel Craig
lunedì 28 Novembre 2022
Un articolo di:
Sergio Perugini
Nuova vita da Jedi. Il regista-sceneggiatore statunitense Rian Johnson ha trovato grande risonanza nel 2017 firmando l’VIII titolo della saga di “Guerre stellari”, “Star Wars: Gli ultimi Jedi”. Sceso dalla giostra della Lucas Film-Disney, si è concentrato su uno stiloso “Murder Mistery”, un giallo dalle atmosfere inglesi (ma statunitense di ambientazione) teso a omaggiare l’ingegno narrativo di Agatha Christie: “Cena con delitto. Knives Out” (2019), quasi un’attualizzazione del gioco da tavola “Cluedo”. Corredato da un cast di primo piano a Hollywood – Christopher Plummer, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis – il protagonista è un acuto e brillante Daniel Craig nei panni dell’investigatore Benoit Blanc. Un personaggio che richiama apertamente i classici del genere, a cominciare da Hercule Poirot. L’accoglienza di critica e pubblico è stata ottima, al punto da spingere il regista a mettere in campo una vera e propria trilogia, i cui diritti se li è aggiudicati il colosso streaming Netflix. E dopo una breve uscita in sala con Lucky Red, ecco arrivare in piattaforma dal 23.12 “Glass Onion. Knives Out”.
Re Mida. Stati Uniti, l’opulento tycoon Miles Bron (Edward Norton) invita un gruppo di amici di vecchia data sulla propria isola: obiettivo “giocare” con loro sul filo del delitto. Sbarcano così a Glass Onion la modella Birdie (Kate Hudson), il politico Claire (Kathryn Hahn), lo youtuber Duke (Dave Bautista) e lo scienziato Lionel (Leslie Odom Jr.). A ricevere l’invito, senza apparente motivo, è anche l’investigatore Benoit Blanc…
Pros&Cons. A firmare la regia e la sceneggiatura di “Glass Onion. Knives Out” è sempre Rian Johnson, che si diverte a ricomporre un puzzle giallo in salsa ultra-pop, una partita a scacchi con la morte secondo le regole del gioco della regina del mistero Agatha Christie. Forte di un generoso investimento produttivo, in linea con l’ingresso di Netflix nel team, questo secondo capitolo di “Knives Out” punta anzitutto a una maggiore spettacolarizzazione visiva, a una messa in scena altisonante. E forse il problema risiede proprio qui: il film infatti rischia di spiaggiarsi in un sovradosaggio di location, spazi sontuosi e una bulimia di sorprese al punto da vampirizzare la linea gialla. Il racconto ha un tracciato narrativa che decolla in maniera intrigante, persino bizzarra; man mano però che la storia svela il suo andamento e i suoi trucchi, l’impianto inizia a vacillare e il realismo rischia di perdersi nell’inverosimile.
A salvare il film è di certo il cast. Punto di forza rimane l’investigatore Benoit Blanc, un sempre bravo Daniel Craig, che si mette in gioco sui sentieri dell’ironia sopra le righe per togliersi di dosso il fascino fumoso e granitico di James Bond. Il suo investigatore è brillante, machiavellico, astuto, ma anche ammantato da una simpatia vanesia che lo rende godibile. Nell’insieme “Glass Onion. Knives Out” è un giallo accattivante che cerca di suggestionare lo spettatore con una raffica di colpi di scena, ma che non sempre riesce nel suo scopo. A volte fare meno è meglio. Consigliabile, brillante-problematico.