The Eternal Daughter

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Animali, Anziani, Arte, Cinema nel cinema, Dialogo, Dolore, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Letteratura, Media, Metafore del nostro tempo, Morte, Politica-Società, Psicologia, Teatro
Genere
Drammatico, Giallo, Noir, Psicologico
Regia
Joanna Hogg
Durata
96'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Regno Unito
Titolo Originale
The Eternal Daughter
Soggetto e Sceneggiatura
Joanna Hogg
Fotografia
Ed Rutherford
Montaggio
Helle le Fevre
Produzione
Ed Guiney, Joanna Hogg, Andrew Lowe, Emma Norton, Rose Garnett, Martin Scorsese. Casa di produzione: Element Pictures, JWH Films

In Concorso alla 79a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2022)

Interpreti e ruoli

Tilda Swinton (Julie - Rosalind), Joseph Mydell (Bill), Carly-Sophia Davies (Receptionist)

Soggetto

Inghilterra, oggi. Una regista cinematografica si reca insieme all’anziana madre in un hotel nella campagna britannica; tra castello e antica dimora, il luogo appare alquanto spettrale. Sembra che non ci siano ospiti, a eccezione delle due donne e dell’addetta alla reception. Seppur sospettose, madre e figlia trascorrono le giornate scambiandosi ricordi, tenerezze e confidenze. La dimora, in verità, era l’antica residenza di famiglia poi dismessa…

Valutazione Pastorale

Presentato in Concorso a Venezia79, “The Eternal Daughter” è un film scritto e diretto dalla britannica Joanna Hogg, che vede tra i produttori un nome di peso di Hollywood: Martin Scorsese. A lasciare il segno è soprattutto la performance di Tilda Swinton, che si cimenta in un doppio ruolo da protagonista.
La storia. Inghilterra, oggi. Una regista cinematografica (Tilda Swinton) si reca insieme all’anziana madre (Tilda Swinton) in un hotel nella campagna britannica; tra castello e antica dimora, il luogo appare alquanto spettrale. Sembra che non ci siano ospiti, a eccezione delle due donne e dell’addetta alla reception. Seppur sospettose, madre e figlia trascorrono le giornate scambiandosi ricordi, tenerezze e confidenze. La dimora, in verità, era l’antica residenza di famiglia poi dismessa…
Sulle rotte del cinema di Alfred Hitchcock, tra mistero e thriller esistenziale, si muove “The Eternal Daughter”. La regista Hogg costruisce un racconto fumoso e spettrale, che conserva una sapiente ambiguità sino alla fine, alle battute conclusive. Un mystery dell’anima che utilizza la grande dimora come specchio riflettente dei traumi e rimossi personali della protagonista, la sua incapacità a distaccarsi dalla madre, dalla condizione di figlia. La Swinton convince e affascina nel doppio ruolo, muovendosi su un tracciato preciso e prudente, non lasciando mai intendere allo spettatore le svolte emotive o narrative della storia. Una performance acuta e raffinata, perfettamente in linea con la filmografia dell’artista.
Sottraendosi alla facile etichettatura del film di genere, ma rivelando una stratificazione stilistico-narrativa inattesa, il film “The Eternal Daughter” è un giallo psicologico originale di taglio classico. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito. Per adulti.

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