I tre moschettieri – D’Artagnan

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Avventura, Letteratura, Politica, Potere, Storia
Genere
Avventura, Azione, Storico
Regia
Martin Bourboulon
Durata
121'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Les trois mousquetaires: D'Artagnan
Distribuzione
Notorius Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Martin Bourboulon, Matthieu Delaporte, Alexandre de la Patellière
Fotografia
Nicolas Bolduc
Musiche
Guillaume Roussel
Montaggio
Célia Lafitedupont
Produzione
CHAPTER 2 PATHE FILMS in collaborazione con M6 FILMS CONSTANTIN FILMS PRODUKTION ZDF DEAPLANETA UMEDIA

Interpreti e ruoli

Francois Civil (D'Artagnan), Vincent Cassel (Athos), Romain Duris (Aramis), Pio Marmaï (Porthos), Eva Green (Milady), Louis Garrel (Luigi XIII), Vicky Krieps (Anna d'Austria), Lyna Khoudri (Constance Bonacieux), Jacob Fortune-Lloyd (Il duca di Buckingham), Alexis Michalik (Villeneuve de Radis), Marc Barbe (Capitano Tréville), Eric Ruf ( Cardinale Richelieu )

Soggetto

Dal celebre romanzo “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas padre le avventure del giovane D’Artagnan, guascone coraggioso e un po’ sbruffone che arriva a Parigi per entrare nel corpo dei moschettieri al servizio di Luigi XII.

Valutazione Pastorale

A quasi duecento anni dalla prima pubblicazione “I tre moschettieri” (1844) di Alexandre Dumas padre è una delle opere che più ha affascinato lettori di tutte le età e continenti. E anche chi non ha mai letto il libro sa benissimo chi sono Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan: una popolarità a cui le numerose trasposizioni cinematografiche hanno indubbiamente contribuito. Anzitutto, “I tre moschettieri” del 1921 con Douglas Fairbanks nel ruolo del giovane guascone. Nel 1948 George Sidney dirige Gene Kelly e Lana Turner, rispettivamente D’Artagnan e Milady, mentre Vincent Price presta il volto al cardinale Richelieu. Nel 1973 Richard Lester mette insieme un cast di tutto rispetto: Oliver Reed, Richard Chamberlain, Michael York, Faye Dunaway, Raquel Welch, Charlton Heston e Christopher Lee. Nel 1993 anche la Disney produce una sua versione, non memorabile a dire il vero, con la regia di Stephen Herek. Nel 2011 Paul W.S. Anderson affronta Dumas a modo suo rimaneggiando parecchio la storia e realizzando una sorta di video gioco dal ritmo serrato pieno di oggetti curiosi e strane, improbabili, macchine volanti. Nel 2018, infine, l’Italia entra in partita e Giovanni Veronesi nel suo “Moschettieri del re. La penultima missione” ci mostra i quattro eroi un po’ invecchiati e acciaccati, ma ancora disposti a combattere per la libertà e per il re, un giovane e scapestrato Luigi XIV.
A distanza di poco più di dieci anni, dalla Francia arriva nelle sale “I tre moschettieri. D’Artagnan” di Martin Bourboulon (“Eiffel”, 2021) che riunisce per l’occasione alcuni tra gli attori più in auge del cinema d’oltralpe. Vincent Cassel, Pio Marmaï e Romain Duris tratteggiano perfettamente Athos (qui sorprendentemente bisessuale), Porthos e Aramis, mentre François Civil ha tutti gli slanci e le ingenuità del giovane D’Artagnan. Bravissimi Louis Garrel e Vicky Krieps, un tormentato e fragile Luigi XIII e una spaventata, ma non doma, regina Anna. E se Milady ha il fascino inquietante di Eva Green, Lyna Khoudri mette un pizzico di intraprendenza e ironia in Costance Bonacieux. La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, con Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, è sostanzialmente rispettosa del romanzo: qualche ammodernamento qua e là, ma nulla che ne intacchi la sostanza e lo spirito. Bourboulon si mette al servizio della storia costruendo un film dall’impostazione classica, con un andamento temporale lineare, dove gli avvenimenti del passato sono semplicemente raccontati dai protagonisti. Costumi, scenografie, ambientazioni sono accuratissimi, così come ben costruite e realizzate sono le sequenze dei duelli all’arma bianca. Notevole la fotografia di Nicolas Bolduc (“La Belle Époque”, 2019). Il film è la prima parte di un dittico, il cui seguito è annunciato in uscita per l’autunno 2023. La storia è nota, ma non perde un briciolo del suo fascino e “I tre moschettieri. D’Artagnan” è avvincente e davvero ben fatto. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, ideale per gli appassionati del genere ma anche per chi si accosta per la prima volta a un classico della letteratura.

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