Nuove uscite al cinema nel fine-settimana 7-10 febbraio. Ad approfondire quattro film tra le novità è come di consueto la rubrica di cinema del Sir e della Commissione nazionale valutazione film Cei. Nei cinema italiani da questo giovedì troviamo: il dramma sociale targato Clint Eastwood “Il corriere”, ruvido e commovente; la commedia francese “Il professore cambia scuola” di Olivier Ayache-Vidal, che gioca tra pregiudizi e proposte educative; la favola franco-belga “Remi”, dai toni teneri e giocosi; la commedia italiana “10 giorni senza mamma” di Alessandro Genovesi sulle disavventure di un papà.
“Il corriere”
L’88enne Clint Eastwood, prolifico attore e regista statunitense, cantore di un’America valorosa, spaventata dalle sfide globali e messa in ginocchio dalla crisi economica, a sorpresa ci ha regalato una nuova vibrante interpretazione con il suo ultimo film “Il corriere” (“The Mule”), che firma anche come regista. Ispirato a una storia vera, resa nota dal “New York Times”, il film racconta la vita nelle periferie americane dove vive l’anziano Earl, che ha sacrificato affetti e relazioni sociali per perseguire l’attività commerciale nel settore dei fiori. Il mercato però è inclemente e la crisi morde ogni giorno di più, così Earl si trova senza guadagno, con un pignoramento sulle spalle e nessuno cui chiedere aiuto. Sarà la criminalità organizzata, specializzata nel contrabbando di droga, a offrirgli una facile soluzione: a Earl è chiesto di guidare il suo furgone, portando con sé delle borse dal contenuto ignoto. Una caduta nella corruzione, ma anche il racconto di un uomo pronto a riscattarsi, a non svendere tanto rapidamente valori e principi. C’è un forte realismo nell’opera di Eastwood, ma anche molta poesia ed emozione. È soprattutto la recitazione in sottrazione del protagonista a rimanere impressa, richiamando l’immagine di quel burbero Walt Kowalsky, indimenticato volto di “Gran Torino” (2009). “Il corriere” è un film bello, duro ed emozionante. Dal punto di vista pastorale è consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
“Il professore cambia scuola”
La Francia continua a proporre commedie leggere e godibili su tematiche sociali importanti. Tra gli esempi degli ultimi anni: “Benvenuti… ma non troppo” (“Le Grand Partage”, 2015) e “Due sotto il burqa” (“Cherchez la Femme!”, 2017). Esce ora nelle sale “Il professore cambia scuola” (“Les grands esprits”) di Olivier Ayache-Vidal, la storia del professore François Foucault (Denis Podalydès), che dopo anni di insegnamento in un liceo bene di Parigi finisce, per un eccesso spavalderia, nell’accettare una cattedra in una scuola problematica alla periferia della Capitale. Lo scenario che si dipana davanti a lui è pieno di tensioni, ribellione, sconforto e impotenza. Saprà affrontare la situazione? Il tutto ovviamente declinato con una carica di humor e gag indovinate (ma forse non troppo). Il film si serve di dinamiche tragicomiche per lanciare suggestioni di senso; buone di certo le intenzioni, ma non sempre la narrazione risulta compatta. Nell’insieme il film mostra un approccio al mondo scolastico certamente leggero ma un qualche momento convenzionale. Dal punto di vista pastorale, il film è consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
“Remi”
“Remi” è una favola francese senza tempo, scritta da Hector Malot sul finire dell’Ottocento. Più volte cinema e televisione si sono interessati alle avventure del piccolo Remi; ultimo in ordine di tempo è “Remi” (“Rémi sans famille”) di Antoine Blossier con Daniel Auteuil e Virginie Ledoyen, presentato nella sezione educational Alice nella Città alla 13a Festa del Cinema di Roma. È il viaggio di un orfanello al seguito di un musicista e di una scimmietta, curioso di scoprire il mondo ma anche le proprie radici. Film di buoni sentimenti, che trasmette fiducia e positività. Adatto per tutta la famiglia.
“10 giorni senza mamma”
Se è piaciuto “Ti presento Sofia” (2018) di Guido Chiesa con Fabio De Luigi, non potrà non essere apprezzata anche la commedia “10 giorni senza mamma” di Alessandro Genovesi, dove De Luigi fa coppia con Valentina Lodovini. Il plot narrativo è semplice: un papà tuttofare, dedito al lavoro ma dal carattere pasticcione, si trova a dover gestire i figli da solo, perché la moglie parte per Cuba con la sorella. Si ride certamente, ma la comicità ha il sapore del già visto, soprattutto nella caratterizzazione del personaggio di De Luigi. Per tutta la famiglia.
Articolo originale pubblicato su Agenzia SIR
Allegati