Una Mostra del Cinema da ricordare. Non per le turbolenze legate agli scioperi a Hollywood, tra sceneggiatori e attori, bensì per un ricco programma celebrativo per l’80a edizione. Da mercoledì 30 agosto a sabato 9 settembre il Lido di Venezia diventerà la capitale del cinema, con la presentazione in Concorso di 23 titoli in prima mondiale. Ad aprire la gara è il regista Edoardo De Angelis con “Comandante”, dramma a sfondo bellico interpretato da Pierfrancesco Favino. Gli altri italiani in gara sono: Giorgio Diritti, Matteo Garrone, Saverio Costanzo, Stefano Sollima e Pietro Castellitto. Tra gli internazionali, occhi puntati su Sofia Coppola, Michael Mann, Luc Besson, David Fincher, Yorgos Lanthimos e Ryusuke Hamaguchi. Molti, inoltre, gli omaggi ai grandi autori e interpreti: anzitutto la preapertura della Mostra è dedicata alla memoria di Gina Lollobrigida, diva italiana scomparsa a inizio 2023. Due, poi, i Leoni d’oro alla carriera nel corso del Festival: il primo a Liliana Cavani, in apertura di Venezia80, il secondo sabato 2 settembre all’attore asiatico Tony Leung Chiu-Wai. Madrina della Mostra l’attrice Caterina Murino. Il punto Cnvf-Sir.
In ricordo della Bersagliera
Ci ha lasciato lo scorso 16 gennaio all’età di 95 anni una delle prime dive del nostro cinema, Gina Lollobrigida, che si è imposta eleganza e grinta anche nel panorama a stelle e strisce. A lei e alla sua rigogliosa carriera la Mostra del Cinema di Venezia dedica un momento speciale, la preapertura dell’80a edizione, con la presentazione di due opere che l’hanno vista protagonista: il primo è il reportage firmato da Orson Welles “Portrait of Gina” (1958, 27’), restauro curato dal Filmmuseum München “Portrait of Gina” , e il secondo il film “La provinciale” (1953) di Mario Soldati, a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
De Angelis e Favino, i primi sul tappeto rosso
A inaugurare il Concorso di Venezia80 è il dramma storico “Comandante” di Edoardo De Angelis, autore napoletano classe 1978, che si è distinto nell’ultimo decennio per titoli di forte respiro sociale come “Indivisibili” (2016), “Il vizio della speranza” (2018) e la miniserie “La vita bugiarda degli adulti” (2023). “Comandante”, nato dalla penna dello stesso De Angelis insieme al due volte Premio Strega Sandro Veronesi, racconta la storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini durante la Seconda guerra mondiale, che mise a repentaglio la sua vita e quella dei suoi sottoposti pur di salvare 26 naufraghi belgi. Come racconta Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra: “Nel quadro di un film d’epoca, risultato di un importante investimento produttivo del cinema italiano, l’opera di Edoardo De Angelis risuona di non ambigui echi contemporanei. Il racconto dell’autentica vicenda del Comandante Salvatore Todaro che salvò la vita ai marinai sopravvissuti all’affondamento del mercantile nemico risulta come un forte richiamo all’esigenza di anteporre i valori dell’etica e della solidarietà umana alla logica brutale dei protocolli militari”.
I 23 autori in Concorso
Sono in tutto sei i registi italiani in gara per il Leone d’oro. Insieme a De Angelis troviamo: Saverio Costanzo con “Finalmente l’alba” interpretato da Lily James, Alba Rohrwacher e Willem Dafoe, un progetto di respiro internazionale con riprese a Cinecittà; Giorgio Diritti con “Lubo”, ispirato al romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore; Matteo Garrone con il suo “Io capitano”, sguardo sui migranti africani in cerca di futuro verso le coste d’Europa. Ancora, Stefano Sollima con “Adagio”, che vede nel cast Tony Servillo, Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino, e Pietro Castellitto con “Enea”, uno sguardo livido sulla Roma di oggi con Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese e Sergio Castellitto.
Fronte Hollywood, c’è di certo molta attesa per Sofia Coppola in gara con il biopic “Priscilla”, sguardo ravvicinato su Priscilla Presley, moglie del re del rock and roll Elvis, con interpreti Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Nonostante lo sciopero a Hollywood, sembra che tutto il cast sia confermato sul tappeto rosso di Venezia.
C’è attenzione anche per il ritorno di Micheal Mann che presenta “Ferrari”, biopic su Enzo Ferrari con Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley. A Venezia80 ci sarà anche la nuova regia di Bradley Cooper, “Maestro”, omaggio a Leonard Bernstein con protagonisti lo stesso Cooper e Carey Mulligan; il regista-attore statunitense quasi sicuramente non accompagnerà il film, in solidarietà con i colleghi in sciopero Oltreoceano. Altra gradito ritorno è inoltre quello del regista cult David Fincher con “The Killer”, con Michael Fassbender e Tilda Swinton.
Tra gli autori europei, in evidenza: Luc Besson con “Dogman”, Stéphane Brizé con “Hors-saison”, Yorgos Lanthimos con “Poor Things”, Agnieszka Holland con “The Green Border” e Bertrand Bonello con “La Bête”.
Da sottolineare anche la presenza del giapponese Ryusuke Hamaguchi con “Evil Does Not Exist”, del messicano Michel Franco con “Memory” e del cileno Pablo Larraín, in gara con “El Conde”. Sempre in corsa per il Leone d’oro troviamo: Nikolaj Arcel (“The Promise Land”), Ava DuVernay (“Origin”), Timm Kröger (“Die theorie von allem”), il duo Małgorzata Szumowska e Michał Englert ( “Woman of”) e Fien Troch (“Holly”).
Liliana Cavani incoronata con il Leone alla carriera
A ricevere il primo dei due riconoscimenti onorari di Venezia80 è la regista italiana Liliana Cavani, che riceve il Leone d’oro alla carriera durante la cerimonia di apertura. A tenere la laudatio sarà l’attrice britannica Charlotte Rampling, celebre protagonista del film “Il portiere di notte” diretto dalla stessa Cavani nel 1974. Tra i capolavori della regista emiliana si ricordano “Francesco d’Assisi” (1966, Rai), “Galileo” (1968), “Al di là del bene e del male” (1977) e “Francesco” (1989). Così il Direttore Barbera: “Protagonista tra i più emblematici del nuovo cinema italiano degli anni Sessanta, Liliana Cavani è un’artista polivalente capace di frequentare la televisione, il teatro e la musica lirica con il medesimo spirito non convenzionale, e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film. Il suo è sempre stato un pensiero anticonformista, libero da preconcetti ideologici e svincolato da condizionamenti di sorta, mosso dall’urgenza della ricerca continua di una verità celata nelle parti più nascoste e misteriose dell’animo umano, fino ai confini della spiritualità”. A Venezia80 Liliana Cavani presenta anche il suo nuovo film “L’ordine del tempo”, ispirato al saggio di Carlo Rovelli.
Il regista di “La La Land” Damien Chazelle guida la Giuria internazionale
Il verdetto arriverà solo sabato 9 settembre, quando verrà consegnalo l’80° Leone d’oro. A giudicare i 23 titoli del Concorso è una giuria internazionale presieduta dal regista Premio Oscar Damine Chazelle, che a Venezia ha avuto l’onore di inaugurare la Mostra nel 2016 con “La La Land” e nel 2018 con “First Man”. Insieme a lui troviamo: la regista neozelandese Jane Campion, Premio Oscar nel 2022 per “Il potere del cane”; il regista-produttore italiano Gabriele Mainetti; l’attore palestinese Saleh Bakri; la regista-sceneggiatrice francese Mia Hansen-Løve; il regista-sceneggiatore irlandese Martin McDonagh; il regista-sceneggiatore argentino Santiago Mitre; l’attrice cinese Shu Qi; e la regista-giornalista statunitense Laura Poitras, Leone d’oro di Venezia79.
Articolo disponibile anche sul portale dell’Agenzia Sir
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