interpreti: Luisa Ferida (Carmela), Asmedeo Nazzari (Salvatore detto "il Nero della solfara"), Osvaldo Valenti (don Domenico Caramandola), Teresa Franchini (zia Agata), Pian Piovani (Nunziata), Margherita Bossi (donna Concetta, la barista), Giovanni Dolfini (Isidoro), Carlo Bressan (Pizzolato), Guido Celano e Carlo [poi: Angelo] Dessy (i solfatari), Gildo Bocci (un mercante), Roberto Pasetti (il padrone del caffè Trinacria), Fiorella Betti (Erminia detta "Pepespezie"), Pietro Bigerna, Renata Drago, Edoardo Grassi [poi: Edoardo Grandi], Isa Mari, Renato Navarrini, Piero Palermini, Achille Togliani
genere: drammatico
soggetto: libera riduzione dal dramma omonimo (1919) di Rosso di San Secondo
sceneggiatura: Luigi Chiarini, Umberto Barbaro, Vitaliano Brancati
fotografia: Carlo Montuori
scenografia: Guido Fiorini
costumi: Gino C. Sensani
musica: Achille Longo
montaggio: Maria Rosada
produzione: Cines
distribuzione: E.N.I.C. [Ente Nazionale Industrie Cinematografiche]
durata:
tematiche: donna; malattia.
trama: Una servetta giunge dal paesello al servizio nella casa di un notaio ipocrita ed ambiguo e viene da questi sedotta. La ragazza fugge dalla casa e cade nelle spire di una megera che lusingandola con allettanti promesse vuol far mercato della sua bellezza. Uno spavaldo solfataro che la protegge la toglie dalla turpe casa e impone al notaio di riparare il mal fatto sposando la ragazza la quale trascorre le varie vicende come in uno stato di inebetimento. Il giorno delle nozze essa sviene prima di entrare in chiesa e si ammala gravemente. Prima di morire rivela che il solfataro era il suo unico amore e la incomprensione di lui ha causato la sua malattia.
giudizio_artistico: Film di discreto rilievo artistico ma alquanto freddo e frammentario. Buona la ricostruzione ambientale e la interpretazione per quanto risulti piuttosto artificiosa.
giudizio_morale: La realizzazione cinematografica di una vicenda torbida e morbosa rende il valore dei film - dal lato morale - del tutto negativo ed impone la esclusione per ogni genere di pubblico. E
nazione: Italia