interpreti: Giuliana Pinelli (Anna), Renato Bossi (Gino), Emilio Baldanello (il signor Emilio), Olga Solbelli (Marta), Nuto Navarrini (suo marito), Erminio Spalla (Stefano), Silvio Bagolini (Federico), Renato Malavasi (il direttore del cinema), Silvia Manto (la soubrette del teatro di varietà), Magda Maldini (la nuova padrona di casa), Carlo Nebiolo (/un soldato)
genere: drammatico
soggetto: dal dramma ungherese Egy nap a vilag [trad. letterale: Un giorno ancora] di Gabriel Vaszary
adattamento: Piero Tellini
sceneggiatura: Gianni Calvi e Michelangelo Muraro
fotografia: Carlo Nebiolo e Alberto Fusi
scenografia: Virgilio Marchi
musica: Ennio Porrino
montaggio: Carlo Alberto Chiesa
produzione: Cines
distribuzione: E.N.I.C. [Ente Nazionale Industrie Cinematografiche]
durata: 72'
tematiche: guerra; amore
trama: Una ragazza sola, impiegata in un cinematografo, si invaghisce di un militare e si unisce a lui durante un suo periodo di licenza. Ritornato in guerra il giovane rimane ferito e perde una gamba e per non ritornare minorato dalla donna che ama, non dà più notizie di sé. La ragazza che si crede dimenticata prova una grande disillusione e accetta la corte di un maturo compagno di lavoro che la vuoi sposare. Senonché, per l'intromissione di un amico comune, i due innamorati si ritrovano e la donna è ben felice di unire il suo destino a quello del mutilato.
giudizio_artistico: Il racconto manca di spontaneità e risulta prolisso e discontinuo. Scadente la regia e la interpretazione.
giudizio_morale: La condotta dei personaggi è riprovevole e la pellicola risulta moralmente nociva per cui se ne sconsiglia la visione ad ogni genere di pubblico. E
nazione: Italia