Dentro la Tv: Bilancio sulla terza stagione di “Imma Tataranni” con Vanessa Scalera

lunedì 16 Ottobre 2023
Un articolo di: Sergio Perugini

Imma e Salvo. Tra i vari polizieschi e legal drama nati in Rai durante la parabola della messa in onda del “Commissario Montalbano” (1999-2021), la serie “Imma Tataranni. Sostituto procuratore” è probabilmente quella che si avvicina di più alla celebre creatura di Andrea Camilleri. A bene vedere, struttura narrativa e dinamica di racconto sono diverse, ma ad accostare le due serie è la forza del protagonista, la capacità di penetrazione e affezione nel pubblico. Salvo Montalbano, sagomato con grande intensità da Luca Zingaretti, è un uomo che abita la giustizia con lealtà e rettitudine, uno che crede nel proprio lavoro con un senso di missione e un chiaro apparato valoriale, ma è anche disposto ad addentrarsi nel perimetro del Male proprio per amore del bene. Tali tratti tornano con prepotenza anche in Imma Tataranni, che Vanessa Scalera ha reso in maniera magnifica: non una poliziotta bensì un magistrato, che però si intestardisce nel voler risolvere crimini con un senso di giustizia e lealtà alle istituzioni. È tenace, caparbia, acuta e travolgente, non si fa intimidire dal Male bensì lo fronteggia a viso aperto. Salvo e Imma sono due volti riconoscibili nel panorama narrativo Rai, figure che evocano affidabilità, anche quando le ascisse e ordinate della società sembrano sbiadire. Lunedì 16 ottobre 2023 si chiude la terza stagione di “Imma Tataranni”.

Matera. Dopo l’uccisione di Saverio Romaniello, Imma cerca di fare ordine tra indagini e vita personale. In casa, le cose tornano alla normalità tra Imma e il marito Pietro. Il maresciallo Calogiuri è in via di recupero, tormentato però da una strana amnesia…

Pros&Cons. Prendendo le mosse dai romanzi di Mariolina Venezia, la terza stagione di “Imma Tataranni” è adattata sullo schermo dalla stessa scrittrice con Pierpaolo Pirone e Salvatore De Mola. La regia è ancora una volta Francesco Amato, la produzione è targata IBC Movie e Rai Fiction. L’elemento di pregio della serie risiede nella forza del personaggio e nell’efficace interpretazione della Scalera, come pure dei comprimari: Massimiliano Gallo (Pietro), Alessio Lapice (Calogiuri), Barbara Ronchi (Diana) e Carlo Buccirosso (procuratore Vitali). Nella messa in onda delle prime puntate, il pubblico ha risposto in maniera solida: in media oltre 4 milioni di spettatori, con 25-27% di Share. Il forte seguito si lega soprattutto alla riuscita caratterizzazione dei personaggi e al brillante groviglio narrativo tra vita professionale e privata del magistrato. La linea gialla di ogni puntata appare adeguata, ma a ben vedere meno articolata e coinvolgente rispetto al magnetismo dei personaggi. E richiamando il parallelismo con la creatura di Camilleri, forse la differenza tra i due prodotti risiede proprio in questo: se sono accostabili i due protagonisti, Imma e Salvo, al contrario l’impianto giallo-poliziesco del racconto è ben diverso per complessità, profondità e scrittura. Nell’insieme, “Imma Tataranni” si conferma un prodotto di qualità per lo storytelling Rai. Non a caso ne è stata già confermata la quarta stagione. Consigliabile, problematica, per dibattiti.

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