Dentro la Tv: Su Apple TV+ dal 12.06 “Presunto innocente” con Jake Gyllenhaal

martedì 18 Giugno 2024
Un articolo di: Sergio Perugini

Courtroom Drama. Nel filone narrativo del legal thriller o courtroom drama – tra i tanti titoli che affollano il genere “La parola ai giurati” (1957), “Il buio oltre la siepe” (1962), “Sotto accusa” (1988), “Codice d’onore” (1992), fino al pluripremiato “Anatomia di una caduta” (2023) – occupa un posto di rilievo “Presunto innocente”, film del 1990 diretto da Alan J. Pakula con Harrison Ford e Greta Scacchi. Alla base c’è un bestseller del 1987 firmato da Scott Turow. A distanza 35 anni arriva un remake, o meglio un nuovo adattamento nella formula della miniserie Tv in 8 episodi da 45 minuti, dal 12 giugno in esclusiva su Apple TV+. A capo del progetto ci sono David E. Kelley (“Big Little Lies”) e J.J. Abrams (“Lost”). Protagonista il divo “a stelle e strisce” Jake Gyllenhaal, anche in veste di produttore. A completare il cast: Ruth Negga, Bill Camp, Peter Sarsgaard, Elizabeth Marvel, O-T Fagbenle e Renate Reinsve.

La storia. Chicago, oggi. Rusty Sabich è un viceprocuratore in ascesa, grintoso e audace sul lavoro, premuroso in casa. È sposato con Barbara e ha due figli adolescenti, Jaden e Kyle. Il suo mondo dorato va in frantumi quando la collega Carolyn Polhemus viene trovata morta in casa, vittima di una brutale aggressione. Rusty viene incaricato delle indagini, ma man mano che l’investigazione procede pesanti accuse sembrano direzionarsi proprio verso di lui. Emerge infatti che Rusty e Carolyn avevano un bruciante storia d’amore, finita male…

Pros&Cons. “Abbiamo trascorso decenni alla ricerca di un progetto su cui lavorare insieme. Quando è uscito per la prima volta questo classico legal thriller ci ha lasciati col fiato sospeso. Come vedrete, la nostra serie è un residuo dell’opera di Scott Turow, che speriamo ispiri lo stesso tipo di discussioni animate”. Così i due creatori David Kelly e J.J. Abrams, presentando alla stampa “Presunto innocente” (“Presumed Innocent”), serie svelata al Tribeca Film Festival. La miniserie recupera l’impianto giallo-thriller del romanzo e il guadagno dell’opera cinematografica di Pakula per trovare poi una sua precisa traiettoria. Il racconto segue ovviamente il percorso del viceprocuratore Rusty Sabich, che Gyllenhaal sagoma con la consueta intensità espressiva, sottolineandone la caduta, la dimensione psicologica ma anche onirica, tra ricordi in flashback e incubi. La miniserie, però, non si limita ad approfondire il mondo professionale, familiare e interiore del protagonista, al contrario prova ad allargare il campo di osservazione ai principali attanti in scena, così da rendere il quadro più articolato e fumoso per lo spettatore: seguiamo le evoluzioni della moglie Barbara (l’espressiva Negga), chiamata a tenere insieme i pezzi di una famiglia in frantumi, dell’amico nonché difensore Raymond Horgan (l’ottimo Camp), come pure del rivale in procura Tommy Molto (il sempre bravo Sarsgaard), ossessionato da una competizione tossica. L’impianto narrativo è ben strutturato, puntellato da ponderata suspence e colpi di scena, al punto da garantire una visione vorace degli episodi. Un’ottima proposta per gli amanti del genere. Serie complessa, problematica, per dibattiti.

 

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