“Feel Alive”. Sentirsi vivi, liberi, rigenerati in mezzo alla natura. È questo il tracciato del brano “If I Could. Feel Alive” firmato da Andrea Guerra e interpretato da Chiara Galiazzo, brano che puntella la sesta stagione della serie Rai-Lux Vide “Un passo dal cielo”, quest’anno accompagnata anche dal sottotitolo: “I Guardiani”. Un racconto che si spinge maggiormente nelle pieghe della natura, tra le montagne, a testimoniare il compito dell’uomo di custodia e difesa del creato, sintonizzandosi su un diffuso impegno ecologico, condiviso in prima linea dalla Chiesa a cominciare dalla Lettera enciclica Laudato si’ (2015) o dal tema delle prossime Settimane sociali. Non pochi dunque sono i cambiamenti in “Un passo dal cielo 6”, partita dal 30 marzo su Rai Uno/RaiPlay (8 episodi in totale). Anzitutto tra le novità il cambio di location, da San Candido a San Vito di Cadore; poi alcuni saluti e ingressi nel cast: escono di scena definitivamente Pilar Fogliati e Rocío Muñoz Morales, mentre tra i nuovi arrivi troviamo Giusy Buscemi, Serena Iansiti, Aurora Ruffino e Carlo Cecchi. Saldi al timone della serie i sempre convincenti Daniele Liotti ed Enrico Ianniello.
I Guardiani. Dopo essersi isolato in alta montagna a seguito della scomparsa della moglie Emma, Francesco Neri (Liotti) torna a lavorare insieme al commissario Vincenzo Nappi (Ianniello). Non pochi i problemi sul campo: la minaccia ecologica per il territorio montano; le dubbie circostanze della morte di Emma; l’aggressione alla giovane Dafne; infine, le violenze fisiche-psicologiche cui è esposta Manuela (Buscemi), sorella del commissario.
Pros&Cons. Molto è merito delle Dolomiti. La loro imponenza e bellezza è una garanzia per il successo di “Un passo dal cielo. I Guardiani”. Lo spettacolo offerto dal paesaggio alpino toglie proprio il fiato allo spettatore. E per questo va riconosciuto chiaro merito alla Lux Vide per aver scommesso su una serie che unisce poliziesco, commedia e romance non in una delle solite location urbane, bensì nel cuore delle vette italiane. Alla regia della sesta stagione ci sono i collaudati Jan Maria Michelini (“Doc”, “Diavoli”), Cosimo Alemà (“Don Matteo 12”) e Beniamino Catena (“Squadra Antimafia”, “Rosy Abate”). Il racconto si mantiene saldo alla sua formula, con un twist tematico e nelle dinamiche relazionali tra personaggi. C’è puntualmente un rimescolamento degli affetti, che porta i personaggi a nuovi percorsi e a ulteriori evoluzioni. La macchina della serie gira bene, e molto. A essere onesti, forse la linea narrativa principale che ruota attorno a Francesco Neri/Liotti e Vincenzo Nappi/Ianniello non sempre appare fluida, un po’ appesantita dalle (troppe) svolte del racconto; si avverte un’eccessiva dilatazione, con rischi di smarrimento di pathos. Nel complesso “Un passo dal cielo. I Guardiani” piace e convince, in primis per le suggestioni visive. Un viaggio emozionale nella natura. E questo non è poco…
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