“Ha dato forma alla bellezza. La sua musica ha scandito la crescita umana e spirituale di intere generazioni, aprendo all’incontro e disegnando itinerari verso il trascendente. Siamo grati al Maestro Morricone perché la sua comunicazione, attraverso la musica, è stata sempre ispirata da verità, bontà e bellezza”. Dichiara così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, apprendendo la notizia della morte di Ennio Morricone all’età di quasi 92 anni.
“Dal dopoguerra a oggi – sottolinea ancora Corrado – Morricone ha accompagnato la vita tutti noi spingendoci a scoprire sempre sfumature musicali nuove. Dalle musiche di celebri brani radiofonici nell’Italia del boom economico, in cerca di spensieratezza, come ‘Abbronzatissima’ di Edoardo Vianello oppure ‘Sapore di sale’ di Gino Paoli del 1963, alle suggestive composizioni da film come ‘C’era un volta in America’ del 1984 di Sergio Leone, ‘Mission’ del 1986 di Roland Joffé oppure ‘Nuovo cinema Paradiso’ del 1988 di Giuseppe Tornatore. Muovendosi sul pentagramma Morricone ha esplorato tutti i confini musicali, trovando nella composizione da film il suo orizzonte di senso”.
Non solo nella musica e nel mondo della cultura Ennio Morricone è stato una figura esemplare. Anche nella vita si è distinto, legato dall’amore per la moglie Maria sposata nel 1956, con cui ha avuto quattro figli, insieme per oltre 60 anni, cui ha dedicato tutti i suoi premi, tra cui l’Oscar alla carriera. “Morricone – ricorda ancora Corrado – ha dimostrato nel corso della sua vita impegno civile e testimonianza religiosa. In particolare, dopo la tragedia dell’11 settembre 2001 ha composto ed eseguito ‘Voci dal silenzio’, che è diventato poi un canto per tutte le vittime di stragi e tragedie nel mondo”.
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