Orig.: Italia/Polonia (2012) - Sogg. e scenegg.: Renzo Martinelli e Valerio Massimo Manfredi (collaborazione alla scenegg.: Giuseppe Baiocchi) - Fotogr.(Scope/a colori): Fabio Cianchetti - Mus.: Roberto Cacciapaglia - Montagg.: Tommaso Feraboli - Dur.: 113' - Produz.: Martinelli Film Company International, Agresywna Banda in collaborazione con RAI e RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
F. Murray Abraham (Marco da Aviano), Enrico Lo Verso (Karà Mustafà), Jerzy Skolimowski (Re Jan III Sobieski), Alicia Bachleda Curus (duchessa di Lorena), Piotr Adamczyk (Leopoldo I), Claire Bloom (Rosa Cristofori), Matteo Branciamore (Eugenio di Savoia), Yorgo Voyagis (Abu'l), Daniel Olbrychski (Katski), Marius Chivu (Padre Cosma), Giorgio Lupano (Conte Stahremberg), Antonio Cupo (Duca di Lorena), Federica Martinelli (Lena), Gianni Musy (Carlo Cristofori), Isabella Orsini (Leila), Hal Yamanouchi (Murad Giray)
Soggetto
Nell'estate del 1683, arriva la notizia che il Gran Visir Kara Mustafa ha lasciato la Turchia e sta marciando alla volta di Vienna. Forte di un esercito di trecentomila uomini, Mustafa sventola lo stendardo verde del Profeta Maometto che vuole issare sulle capitali d'Europa, da subito Vienna e poi Roma. L'assedio fianle comincia l'11 settembre di quell'anno. A quel punto, il monaco cappuccino Marco da Aviano, friulano di nascita, è riuscito a vincere molte incertezze e a mettere insieme la Lega Santa guidata dal Re polacco Jan III Sobieski. Grazie ad una posizione strategica, Sobieski conduce dall'alto l'assalto finale che sbaraglia le truppe ottomane.
Valutazione Pastorale
L'avvenimento è reale, tanto importante quanto abbastanza dimenticato nell'ambito della storia europea. Martinelli precisa di aver conosciuto il fatto e il nome di Marco da Aviano quando nel 2001 stava preparando l'anteprima in Friuli di "Vajont" e le televisioni mostrarono le immagini dell'attentato alle Torri Gemelle. "Si può dire che il lavoro sul film di oggi sia cominciato quel giorno di dodici anni fa". Confermando una spiccata preferenza per la Storia e per avvenimenti difficili e controversi (tra gli altri, 'Porzus' , 1997; 'Piazza delle Cinque Lune', 2003; 'Carnera', 2008; 'Barbarossa', 2009), il regista affronta una ricostruzione minuziosa e dettagliata di quell'episodio. Un momento di fronte al quale il corso della civiltà europea avrebbe potuto prendere una direzione opposta, e il destino di interi popoli cadere nelle mani dell'impero Ottomano. Riproporre quegli eventi di oltre trecento anni fa significa inevitabilmente misurarsi con una attualizzazione delle situazioni. Ne viene fuori, solo per restare alla impressione più immediata e inquietante, che già allora, di fronte alla minaccia musulmana, si pose un'Europa divisa e incerta, fatta di obiezioni e distinguo, e la riscossa fu affidata quasi interamente al coraggio interiore di Marco da Aviano, frate cappuccino, e alla forte reazione di Jan Sobieski, re di Polonia che riuscì a mettere insieme la Lega Santa. Affidato a grandi scene di battaglia e a un'epica narrativa un po' di maniera nella prima parte e più incisiva nella seconda, il copione ha il merito di riportare in primo piano una pagina di storia inopinatamente trascurata e di offrire molti agganci per una riflessione ampia sull'incontro/scontro tra religioni e culture. Oltre ad essere, dice Martinelli, un film "sulla insensatezza della guerra e anche delle guerre di religione, di tutte le guerre". Dal punto di vista pastorle, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive come avvio alla riflessione sui molti argomenti storici, culturali,religiosi che propone.