Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Scott Silver - Fotogr.(Scope/a colori): Rodrigo Prieto - Mus.: Eminem - Montagg.: Jay Rabinowitz, Craig Kitson - Dur.: 110' - Produz.: Brian Grazer, Curtis Hanson, Jimmy Iovine - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Eminem (Jimmy Smith jr.), Kim Basinger (Stephanie), Mekhi Phifer (Future), Evan Jones (Cheddar Bob), Brittany Murphy (Alex), Omar Benson Miller (Sol George), Eugene Byrd (Wink), Michael Shannon (Greg), Taryn Manning. (Jeaneane), Anthony Mackie . (Papa Doc)
Soggetto
A Detroit nel 1995 il bianco Jimmy Smith jr. ha l'ambizione di diventare un famoso rapper. Mentre durante il giorno lavora in fabbrica, la sera ha la possibilità di partecipare ad una gara ad eliminazione: due concorrenti hanno 45 secondi di tempo ciascuno per pronunciare frasi a ritmo di rap in cui lanciano offese all'avversario. Quando arriva il suo turno, Jimmy resta silenzioso e il pubblico lo sbeffeggia. Il ragazzo è in crisi: si è appena lasciato con Jeaneane ed è tornato a vivere nella roulotte della madre Stephanie dove si trovano anche la sorellina Lily e il convivente di lei Greg. Un giorno in fabbrica conosce Alex, entrata per andare a trovare il fratello. Dopo qualche tempo i due si rivedono e hanno un rapporto sul posto di lavoro. Jimmy vorrebbe rimediare alla figuraccia fatta nel locale, ma non si decide. E intanto ha continue liti con la madre, che riceve lo sfratto, con Greg, che abbandona la donna, con gli amici che si danno a gesti inconsulti di vandalismo. Come se non bastasse Jimmy vede Alex in intimità con Wink, una specie di manager che aveva promesso a lui di aiutarlo ad incidere un demo, a lei di realizzare un book fotografico da modella. Jimmy picchia a sangue Wink che la sera stessa si vendica facendolo pestare da un gruppo di amici. Intanto l'organizzatore Future ha segnato Jimmy ad una nuova gara di rap. Dopo qualche esitazione, stavolta Jimmy partecipa e ottiene la vittoria. Ma poi lascia tutti e si allontana nella notte.
Valutazione Pastorale
La lettura della trama offre un'idea solo parziale dell'accumulo di pesantezze che il racconto propone. Si dice che dovrebbe esserci qualcosa di autobiografico nella vicenda del protagonista, simile a colui che lo interpreta, ossia Eminem, la cui unica particolarità è quella di esser un bianco in un settore popolato da gente di colore. Preso atto, come si dice, di questi eventuali riferimenti realistici, resta tutto il resto: intanto un 'genere' musicale provocatorio che si basa sull'offesa e fa appello alla violenza; poi un quadro in cui i poveri si sfidano nella loro povertà all'insegna della legge del più forte; quindi turpiloquio senza freno, vendette, punizioni premeditate, rapporti sessuali improvvisati. Il tutto all'insegna di una 'normalità', di uno stile di vita da legge della giungla dato come unico possibile, senza via d'uscita. Che tutto questo panorama possa essere letto come ritratto di una cultura americana che affonda le proprie radici nelle tradizioni popolari degli afro-americani, in una cronaca della brutalità come disperazione, diventa notazione ancor più fuorviante. Non c'é compassione nelle immagini, non c'é quel disgusto che fermenta e crea le premesse per un riscatto nella dignità. Troppa insistenza, troppo compiacimento. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e decisamente negativo.
UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Il film ha il divieto ai minori di 14 anni. Molta attenzione é da tenere per i minori in caso di passaggi televisivi.