Orig.: Italia (2006) - Sogg.: Francesca Comencini con la consulenza di Gianni Barbacetto - Scenegg.: Francesca Comencini, Franco Bernini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Luca Bigazzi - Mus.: Banda Osiris - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 101' - Produz.: Donatella Botti per Bianca Film e RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Valeria Golino (Rita), Luca Zingaretti (Ugo), Giuseppe Battiston (Otello), Laura Chiatti (Elodie), Luca Argentero (Gerry), Teco Celio (professore), Fabio Ghidoni (Matteo), Cristina Suciu (Bianca), Valentina Lodovini (moglie di Gerry), Bebo Storti (presidente), Paolo Bessegato (Giacomo), Teresa Giuditta Acerbis (moglie del professore), Elena Bellini . (Lucilla)
Soggetto
A Milano, oggi, Ugo, banchiere affermato, non disdegna di mettere in piedi operazioni llecite. Rita, capitano della Guardia di Finanza, indaga su di lui con coraggio e caparbietà. Entrambi vivono anche storie private, tra rapporti ufficiali e altri nascosti. Le loro vite si incrociano con quelle di altre persone, in un continuo, delicatissimo interscambio tra affari e voglia di sentimenti sinceri.
Valutazione Pastorale
"La scelta narrativa -dice la Comencini- di raccontare una storia circolare e frammentaria parte dal tema: il denaro. Il denaro circola, unisce e divide ma comunque circola tra le persone. E qual'é il valore della vita in un mondo in cui il profitto é l'unico motore ?". Certo Milano é la città degli affari, della ricchezza, della corruzione. Ma è anche la città che offre infinite opportunità di lavoro. Se le premesse sono encomiabili e condivisibili, lo svolgimento sconta una forse inevitabile tentazione ideologico-programmatica: ossia il fatto che é già deciso quello che la storia deve dimostrare, e quindi lo svolgimento è a tesi. Si, é vero, il denaro corrompe e quindi Milano è una città malata. Acquisito questo, i personaggi si comportano di conseguenza. E la Comencini è brava a gestire un cast di alto livello, a disegnare sfumature, impercettibili dolori, delusioni, caratteri dolenti in giro per la città. Manca un quadro d'insieme. Sarà per la prossima volta. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e segnato da ambiguità.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da offrire cme prodotto italiano di buon livello professionale. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.