Sogg.: tratto dal lavoro teatrale di Michael Brady - Scenegg.: David E. Kelley - Fotogr.(Normale /a colori): Tim Suhrstedt - Mus.: James Horner - Montagg.: William Scharf - Dur.: 93' - Produz.: Marykay Powell, David E. Kelley.
Interpreti e ruoli
Peter Gallagher (David Lewis), Claire Danes (Rachel Lewis), Kathy Baker (Esther Wheeler), Bruce Altman (Paul Wheeler), Wendy Crewson (Kevin Danford), Michelle Pfeiffer (Gillian lewis), Laurie Fortier (Cindy Bayles), Freddie Prinze Jr. (Joey Bost), Rachel Seidman Lockamy, Seth Green ., Lori New, Danny Crook.
Soggetto
Nel weekend del labour day, la famiglia Lewis (il padre David, la figlia adolescente Rachel, i cognati Esther e Paul) si riunisce in una casa sull'isola di Nantucket . E' l'anniversario della morte di Gillian, moglie di David, scomparsa due anni prima in un banale incidente nautico proprio nel giorno del suo compleanno. Per David è come se niente fosse cambiato: in certi momenti va sulla spiaggia, vede la moglie, parla e scherza con lei. Cercando di aiutarlo ad uscire da questa situazione, Paul ed Esther portano con loro Wendy, e il fine settimana comincia con i consueti passatempi. Ma nelle ore successive i divertimenti lasciano il posto ad una severa valutazione dei raporti interpersonali: Esther è ormai decisa a chiedere al giudice l'affidamento di Rachel, dal momento che il padre è incapace di seguirla e aiutarla a crescere. Di fronte alla possibilità di perdere anche la figlia, David capisce di dovere superare l'ossessione per la moglie defunta e, finita la vacanza, torna a casa con gli altri, deciso a cominciare una nuova vita.
Valutazione Pastorale
La storia si muove su uno sfondo costantemente realistico, ma a poco a poco questa presenza dell'amore che supera la morte acquista i tipici connotati americani di una annacquata spiritualità intrisa di certezze terrene. Così il film scade nel patetico, i toni diventano un po' strappalacrime, manca un approfondimento autentico del sentimento di David verso la moglie defunta. Certo l'argomento non è da trascurare ma troppo spesso prevalgono sentimenti ripetitivi, insistiti, con il lieto fine in agguato. Niente di male, senz'altro, ma, dal punto di vista pastorale, non c'è mai l'idea di una realtà oltre la morte, e il film denuncia parecchie superficialità.
UTILIZZAZIONE: nel suo proporsi come storia sostanzialmente semplice e facilmente seguibile, pur con i limiti sopra accennati, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Difficili appaiono utilizzazioni in altri contesti.