Orig.: Iran (2009) - Sogg.: Asghar Farhadi, Azad Jafarian - Scenegg.: Asghar Farhadi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Hossein Jafarian - Mus.: Andrea Bauer - Montagg.: Hayedeh Safiyari - Dur.: 115' - Produz.: Asghar Farhadi.
Interpreti e ruoli
Golshifteh Farahani (Sepideh), Taraneh Alidoosti (Elly), Mani Haghighi (Amir), Shahab Hosseini (Ahmad), Merila Zarei (Shohreh), Peyman Moadi (Peyman), Rana Azadivar (Nassi), Ahmad Mehranfar (Manouchehr), Saber Abar . (Alireza)
Soggetto
Divorziato in Germania dalla moglie tedesca, Ahmad dopo alcuni anni torna per le vacanze in Iran. I suoi amici organizzano una gita sul mar Caspio e invitano anche Elly, una insegnante d'asilo nubile, con il malcelato scopo di trovare a Ahmad una moglie iraniana. Il gruppo si sistema in una villa sul mare e il clima nella comitiva è molto allegro. All'improvviso Elly, mentre sorveglia uno dei bambini piccoli, scompare. Nessuno riesce a capire che fine abbia fatto. Quando è inevitabile rassegnarsi all'idea dell'annegamento, la guardia marina recupera il corpo, e il suo fidanzato, che lei però stava lasciando, è chiamato a riconoscerla. Ora la morte di Elly è ufficiale.
Valutazione Pastorale
Unità di luogo, di tempo, d'ambiente. Una persona scomparsa, un corpo che riaffiora dalle acque. Tutto normale, se non fosse che non siamo a Londra ma tra Teheran e dintorni. Un Iran dove si trascorrono vacanze tranquille all'insegna della festa e degli scherzi e dove un fatto inatteso diventa motivo per riaprire ferite di altro tipo. Chi é Elly allora, e chi è il colpevole di averla invitata? E le colpe, a cosa si riferiscono? Forse al fatto che Elly era 'fidanzata' e non poteva essere invitata? O al fatto che un divorzio con una tedesca tutto sommato è accettabile, al pari di qualche percossa alla propria moglie 'locale'? Il contrasto tra una modernità 'esterna' e una chiusura 'interiore' si fa via via più profondo e lacerante, e si afferma come metafora portante del copione. Che è ben interpretato e diretto con bravura fin troppo sottolineata da un regista che sembra collocare sequenze cinefile in modo apposito per fare breccia nel pubblico europeo. Comunque gli spunti per riflettere sull'Iran di oggi ci sono e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e problematico.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come occasione per confrontarsi con il cinema iraniano e le sue capacità espressive.