Sogg.: tratto dalla novella di J. Turgeniev - Scenegg.: Jerzy Skolinowski, Arcangelo Bonaccorso - Fotogr.: (panoramica/a colori) Dante Spinotti - Mus.: Stanley Myers - Montagg.: Cesare D'Amico - Dur.: 100' - Co-Produz.: Erre Produzioni, Roma; Les Films Ariane, Paris
Interpreti e ruoli
Timothy Hutton (Dimitri Sanin), Nastassja Kinski (Maria Nicolaievna), Valeria Golino (Gemma Rosselli), William Forsythe (Ippolito Polozof), Urbano Barberini (Von Donhov), Francesco De Saro, Jacques Herlin, Antonio Cantafora.
Soggetto
il giovane russo Dimitri Sanin, proprietario terriero, sta compiendo un viaggio in Germania, quando conosce una dolce ragazza di origine italiana, Gemma Rosselli, che gestisce insieme alla famiglia una piccola pasticceria in una città di provincia. La fanciulla è fidanzata con un vanesio tedesco Karl Klüber, ma fra lei e Dimitri nasce presto un tenero amore, ed egli si batte in duello per lei contro un ufficiale, che l'ha offesa. Gemma rompe allora il fidanzamento, e accetta con entusiasmo di sposare Sanin. Egli che non è ricco, decide a causa del matrimonio di vendere la sua proprietà in Russia alla ricchissima Maria Nicolaievna, che ha appena conosciuto e che è la moglie del principe Ippolito Polozof, suo amico. Maria, donna affascinante e capricciosa, dopo un'infanzia misera, è stata riconosciuta come figlia legittima dal ricchissimo padre morente, e ne ha quindi ereditato l'immenso patrimonio, ma è rimasta segnata dalle umiliazioni subite, e inoltre sa di essere inguaribilmente malata. Per rivalsa, vuole ora godersi la vita al massimo, pensando solo al proprio piacere e giocando col cuore degli uomini che conquista, senza provare per loro alcun vero sentimento. Ella attira subito a sé Dimitri e lo seduce facilmente, vivendo con lui un ardente e breve rapporto amoroso. Poi si fa perfidamente sorprendere da Gemma durante un intimo colloquio col giovane, che, inginocchiato ai suoi piedi, la sta supplicando di amarlo e di fuggire con lui. Gemma, sconvolta, abbandona Sanin, il quale insegue a lungo e invano Maria, che è partita. Dimitri, mentre un giorno si aggira a Venezia fra le maschere del carnevale, crede ancora di vedere la donna, che ha sconvolto la sua vita, ma ripensa con nostalgia alla dolce Gemma, che lo ha tanto amato, e capisce di essere il solo colpevole di tutto ciò che avvenne allora.
Valutazione Pastorale
questo film è stato molto curato nella parte formale dal regista Jerzy Skolimowski e offre allo spettatore una serie di splendide immagini, ispirate alla pittura dell'800, che risultano veramente affascinanti: costumi, arredamenti, paesaggi. Ma la storia dei personaggi, che pure è tratta da Turgheniev e si vale di attori di buon livello, è invece ridotta ad un fumettone ottocentesco, in cui le situazioni e i sentimenti, non approfonditi, non risultano credibili e commoventi. Al centro della vicenda sta il giovane idealista Dimitri, il cui debole carattere rappresenta il prototipo di tanti nobili russi dei suo tempo: egli è infatti pronto ad accendersi per passioni repentine, ma è incapace di restare fedele al puro amore di Gemma, perché non sa resistere al perverso fascino di Maria. Quest'ultima, che incarna la donna fatale e cattiva, agisce in modo crudele per motivi che si collegano al suo infelice passato e anche per il suo stato di salute. I personaggi di Dimitri (Timothy Hutton) e di Gemma (Valeria Golino), per quanto superficialmente trattati, sono presentati meglio di quello di Maria Nicolaievna (Nastassja Kinski), che, essendo più complesso, avrebbe necessitato di un maggiore approfondimento psicologico e di un'interprete più valida, sia come recitazione che come aderenza fisica al ruolo.