Orig.: Stati Uniti (1995) - Sogg.: liberamente ispirato al film "Le père Noel est une ordure" - Scenegg.: Nora Ephron, Delia Ephron - Fotogr.(Panoramica/a colori): Sven Nykvist - Mus.: George Fenton - Montagg.: Robert Reitano - Dur.: 97' - Produz.: Paul Junger Witt, Tony Thomas, Joseph Hartwick.
Interpreti e ruoli
Steve Martin (Philip), Madeline Kahn (Blanche Munchnik), Juliette Lewis (Gracie Barzini), Rita Wilson (Catherine O' Shaughnessey), Garry Shandling (Stanley Tannenbaum), Robert Klein (Mister Lobel), Liev Schreiber (Chris), Rob Reiner, Adam Sandler, Anthony La Paglia, Joely Fisher, Diane Sokolow, Michele Singer
Soggetto
L'Agenzia, una specie di telefono amico, la dirige Philip, tipo idealista e buono, presso la spiaggia di Venice in California, in favore di individui dal cuore infranto e aspiranti al suicidio. Con lui collaborano Catherine O' Shaughnessey, querula ragazza innamorata del capo e Blanche Munchnik, una vedova tutta frustrazioni e pulsioni inconfessate. E' la vigilia di Natale, ma ogni cosa sembra andare male: Philip ha avuto lo sfratto dal proprietario Stanley Tannenbaum e gli mancano i soldi per tre mesi di fitto arretrato; Blanche si è dimessa e Catherine è in lacrime, mentre continuano le telefonate di anonimi in ambasce. Il terzetto ha comunque amici vecchi e nuovi: la giovane Gracie Barzini, incinta e titolare di un negozietto di abiti usati; Felix, il compagno di costei, aspirante ma sfortunato pittore di "murales"; il condomino Lobel (sempre in giro con i suoi tre cani); Kinsky il veterinario; Louie, suonatore di ukulele; Chris, un travestito in cerca di conforto. Tutti un po' scombinati e senza dubbio poco felici alla vigilia di Natale. Da qui una serie di fatterelli strampalati, di equivoci, di regalucci che non vanno tutti per il verso giusto e di solitudini. Per un malaugurato incidente Stanley, presentatosi alla porta dell'Agenzia, finisce ucciso da un colpo di rivoltella impugnata sventatamente da Gracie. Il cadavere, occultato da rami di abete, finisce a far da tronco dell'albero natalizio. Nella folle notte, Blanche cede sulla spiaggia alle voglie di Mister Lobel; Catherine cambia nelle mani di Gracie trucco e abito e ora appare assai graziosa; Stanley dapprima scaraventato in aria da due pattinatori viene dato come suicida (e con ciò è la fine delle preoccupazioni debitorie di Philip) e, mentre Gracie viene colta da doglie anticipate, si scopre che Stanley è il maniaco omicida e con la taglia posta su di lui tante cose vengono sistemate. Philip si scopre innamorato di Catherine la quale è felice di sposarsi con il suo capo.
Valutazione Pastorale
Le pochade francesi, a base di frenetici movimenti e di intrecci di personaggi e situazioni pirotecniche dove i qui pro quo, i colpi di scena ed il grottesco dominano, funzionano solo se sono scritte bene, e quindi se sono messe in scena da gente competente. Il voler riciclare in California un tipico condominio parigino, protagonista della pièce originale, ed il frenetico susseguirsi di battute e di equivoci che tra le quattro mura creano il clima di un carosello è evidentemente fuori dalla portata della regista Nora Ephron, la quale, pur servendosi di un cast di tutto rispetto e di un direttore di fotografia come Sven Nykvist, riesce a confezionare un prodotto sciatto e sgangherato con un'assoluta mancanza di qualsiasi riferimento etico, se si eccettua quello del tutto casuale ed irritante della fasulla cornice natalizia, finta come la solidarietà telefonica degli sciagurati operatori del telefono amico. Davvero un brutto passo falso per gente come Steve Martin, Juliette Lewis ed Anthony La Paglia, ridicolizzati da un copione insulso ed irritante.
