Orig.: Francia (2002) - Sogg. e scenegg.: Michel Munz, Gérard Bitton - Fotogr.(Panoramica/a colori): Chicca Ungaro - Mus.: Michel Munz - Montagg.: Marie Castro Vasquez - Dur.: 105' - Produz.: Charles Gassot.
Interpreti e ruoli
Jean-Pierre Darroussin (Aldo Bonnard), Valeria Bruni Tedeschi (Alice Bonnard), Richard Berry (Gérard), Héléna Noguerra . (Priscille)
Soggetto
A Parigi Aldo fa il rappresentante di prodotti per capelli. Guadagna poco, la moglie Alice é scontenta e il matrimonio vacilla. Nella ditta arriva un nuovo capo, Gerard, vecchio amico di Aldo, e subito attratto da Alice, che comincia a corteggiare. Così, mentre Alice informa il marito che vuole divorziare e insieme vanno dall'avvocato, ecco che Aldo scopre di aver vinto al Lotto il primo premio di 10 milioni di euro. Non lo dice a nessuno, se non al collega, appena licenziato, Jean Phil. Avendo assistito ad effusioni tra Gérard e Alice in macchina, Aldo decide di cambiare vita e comincia a fare spese mai prima affrontate, a frequentare ristoranti di lusso, a vestirsi in modo elegante. Il suo bersaglio principale resta Gérard, del quale vuole vendicarsi. Dopo aver attraversato momenti di confusione e di forte depressione, Aldo intravede il traguardo. Dapprima con altri colleghi riesce a mettere in piedi un commercio parallelo di prodotti che toglie clienti al suo vecchio amico. Costui, nervoso e sgradevole, viene scaricato da Alice che ora si rivede con Aldo: lui le dice della vincita e di averle intestato una somma pari alla metà. Sorpresa, Alice tuttavia non cambia programma e parte. Aldo non si rassegna, corre all'aeroporto, la raggiunge, la riporta a casa. Alice e Aldo ora sono di nuovo insieme. Lui le rivela di averle detto della vincita a sei mesi di distanza. Lei si arrabbia e replica che gliela farà pagare.
Valutazione Pastorale
Commedia francese spigliata e frizzante, girata con la consueta attenzione a quel 'sentimento del tempo' che caratterizza narrativa e cinema d'oltralpe. Se il pretesto non è nuovo e anzi cita altri titoli famosi da René Clair in giù, il contorno si segnala per la capacità di mettere a fuoco con aderenza le sfumature caratteriali dei singoli personaggi, dando a ciascuno adeguato spazio e tutti riconducendo ad una coralità misurata e accattivante. Sul tema centrale della ricchezza (e dell'arricchimento, dei soldi come motore del vivere quotidiano) il copione offre riflessioni tutt'altro che banali, con il contorno di alcune battute efficaci e pungenti. Non ci si adagia insomma sul facile guadagno che risolve subito i problemi, ma si verifica, insieme al protagonista Aldo, che i soldi non bastano se non sono accompagnati da presenze più importanti e sostanziose: una moglie, gli amici, un lavoro costruito giorno per giorno. Non c'è egoismo nei comportamenti dei personaggi bensì un amaro realismo aperto però alla possibilità del cambiamento attraverso la pazienza e la reciproca comprensione. Servito da dialoghi freschi e divertenti, godibile nel ritmo, il film, dal punto di vista pastorale, esige qualche riserva per alcune situazioni un po' sopra le righe, ma nell' insieme é da valutare come accettabile e del tutto brillante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con qualche attenzione per la presenza dei minori. Stessa attenzione è da tenere in vista di passaggi televisivi e dell'utilizzo di VHS e DVD.