Orig.: Spagna/Portogallo/Germania (1997) - Sogg.: da un'idea di Karra Elejalde - Scenegg.: Karra Elejalde, Juanma Bajo Ulloa, Fernando Guillén-Cuervo - Fotogr.(Scope/a colori): Gonzalo Berridi - Mus.: Bingen Bendinazebal - Montagg.: Paulo Blanco - Dur.: 90' - Produz.: Asegarce, Zinema S.A. - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Karra Elejalde (Juanito), Fernando Guillen Cuervo (Konradin), Alberto San Juan (Pako), Maria De Medeiros (Fatima do Espiritu Santo), Francisco Rabal (Villambrosa), Luis Cuenca (Souza), Noemi Climent . (Roxanne)
Soggetto
Juanito é ormai prossimo al matrimonio. Gli amici Paco e Corrado decidono di organizzare per lui la festa di addio al celibato che si svolgerà nel più bel luogo di appuntamenti della Spagna. Durante la festa, e nell'eccitazione dell'incontro con una ragazza, Juanito perde un anello della madre di gran valore. Appena se ne accorge, lo dice agli amici e subito tutti si mettono alla ricerca del prezioso. Nel frattempo l'anello é finito nelle mani di Villambrosa, il più potente e pericoloso capomafia del paese. Partiti in macchina, i tre ragazzi inseguono il rapinatore, si fermano in un locale lungo la strada, dove incontrano Fatima, una portoghese che cerca la cocaina contenuta nei due airbag della macchina in fuga. Ci sono solo ventiquattro ore per recuperare l'anello. Tra inseguimenti,incomprensioni, minacce, tutti si ritrovano al casino di Arosa, dove Juanito al tavolo da poker affronta Vallombrosa, si scontra con sua figlia Angela, infine recupera l'anello e si presenta puntuale al matrimonio. Ma al momento di pronunciare il sì, l'apparizione della ragazza che aveva trattenuto l'anello gli fa cambiare idea.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia, che si presenta come farsesca, ma lo é nella maniera peggiore. E' infatti più esatto parlare di una farsaccia, riciclata sui più vieti stereotipi di copioni ormai prevedibili.Tutto serve da pretesto per mettere in fila personaggi e situazioni totalmente svincolati da qualunque senso della realtà, etico e civile. Si accumulano battutacce, volgarità, erotismo a buon mercato senza il minimo senso della misura, nell'ottica solo del gratuito, dell'inutile, del superfluo. Si offre l'idea del 'tutto é lecito', senza far ridere, né riflettere, né fornire qualche elemento un po' più di sostanza. Dal punto di vista pastorale, il film risulta inaccettabile e, nei suoi aspetti più ripetuti, triviale.
UTILIZZAZIONE: non si vedono possibili forme di utilizzazione né in programmazione ordinaria né per altre occasioni.