Orig.: Italia (2008) - Sogg.: Stefano Salvati - Scenegg.: Stefano Salvati, Carlo Lucarelli in collaborazione con Ilaria Bernardini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Maurizio Calvesi, Luigi Martinucci - Mus.: Gaetano Curreri, Frank Nemola - Montagg.: Paolo Marzoni, Fabio Trebbi - Dur.: 93' - Produz.: Francesco Melzi D'Eril, Alessandro Usai, Pier Luigi Corvi Mora, Lorenzo Miglioli - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Raz Degan (Alex), Laura Gigante (Chiara), Davide Rossi (Nico), Alessandro Haber (Boldo), Vito (Toni), Ivano Marescotti (commissario Guidotti), Dario Bandiera, Kelly Renee Potts, Fabrizio Sabatucci, Natalia Pioli, Ugo Conti, Loredana Cannata
Soggetto
Alex, un poliziotto, si mette d'accordo con alcuni complici per sottrarre un carico di cocaina. Il furto avviene ma qualcosa poi va storto. I tre complici muoiono in un incidente d'auto, e la droga, rimasta nel magazzino di uno dei tre, Baldo, viene scoperta dalla nipote di lui, Chiara. La ragazza ne fa parola con Tony, il bidello della scuola, e insieme decidono di spacciarla a coetanei in occasione di feste varie. Dopo molte ricerce, Alex finisce per individuare il 'carico', uccide prima Chiara, poi il fidanzato di lei Nico (dopo averlo torturato). Quindi, contento, porta la merce al suo mandante. Questi, appena ha visto che tutto è a posto, uccide il poliziotto.
Valutazione Pastorale
Per pura formalità, si è scritta a grandi linee la sintesi di un racconto che il regista Salvati definisce " una fiaba cattiva in cui i generi, commedia, thriller, erotismo, si mescolano proprio come accade nella vita, specie quella dei nostri giorni". Siamo alle solite. "Storie sconvolgenti di minori che fanno sesso nei bagni delle scuole, mettono in rete atti di violenza e scene degne dei film pornografici o spacciano nelle aule" : così enumera Salvati. Ma questa rischiosa e torbida materia (che non va negata e di fronte alla quale certo non serve chiudere gli occhi, anche a livello educativo) é presa da Salvati a pretesto per fare spettacolo di modesto livello, tra prurigine e voyeurismo. Senza dimenticare il contorno di violenza gratuita: il poliziotto corrotto uccide alle spalle una collega incinta, e tortura sadicamente Nico. Anche questa è ordinaria, normale abitudine ? In conclusione non si vedono appigli per una possibile riflessione sui problemi enunciati, ma solo eccepibile spettacolarizzazione di argomenti estremamente seri. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inaccettabile e del tutto negativo.
Utilizzazione
é da evitare sia in programmazione ordinaria che in altre occasioni. Molta attenzione é da tenere per piccoli e minori (il film ha il divieto ai 14 anni) in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.