Orig.: Gran Bretagna/Repubblica Ceca/Canada/Germania (2004) - Sogg.: Dan O'Bannon, Ronald Shusett, Jim Thomas, John Thomas, Paul W. S. Anderson tratto dai personaggi creati da Dan O'Bannon, Ronald Shusett, Jim e John Thomas - Scenegg.: Paul W. S. Anderson, Shane Salerno - Fotogr.(Scope/a colori): David Johnson - Mus.: Harald Kloser - Montagg.: Alexander Berner - Dur.: 101' - Produz.: John Davis.
Interpreti e ruoli
Sanaa Lathan (Alexa Woods), Raoul Bova (Sebastian De Rosa), Lance Henriksen (Charles Bishop Weyland), Ewen Bremner (Graham Miller), Agathe De La Boulaye (Adele Rousseau), Tommy Flanagan (Verheiden), Colin Salmon . (Max Stafford), Joseph Rye . (Connors)
Soggetto
Il magnate Charles, in precarie condizioni di salute, riunisce alcuni archeologi e li incarica di cercare un'antica Piramide nascosta sotto i ghiacci dell'Antartide. Quando l'obiettivo viene individuato, il passaggio successivo consiste nello scoprire cosa si nasconde all'interno di quell'ambiente e di quel misterioso monumento. E' così che il gruppo assiste al materializzarsi di esseri mostruosi che ingaggiano tra loro furibondi scontri. I Predators stanno cercando di affermare la propria identità di guerrieri opponendosi agli Aliens che vogliono il dominio totale. Ben presto coinvolti in cruenti duelli, gli archeologi cercano di trovare una via di scampo ma finiscono per soccombere quasi tutti. Predator, il più vicino ai terrestri, ha infine la meglio sul bieco Alien. Anche se dalle viscere di quest'ultimo esce un nuova creatura pronta a riprendere la battaglia interrotta.
Valutazione Pastorale
Per appassionati ed affini va detto che questo episodio potrebbe essere visto come il 'prequel' (ossia ciò che é venuto prima) dei successivi (ma precedenti) "Alien" (4 titoli) e "Predator" (2 titoli). Un po' di confusione non guasta dal momento che questo 'scontro tra titani' si presenta come un tipico 'fanta-horror' in cui tutti sono autorizzati a fare congetture e a emettere spiegazioni. Alla narrazione a briglia sciolta si contrappone tuttavia una confezione per niente disprezzabile. Il regista mostra di sapersi muovere con padronanza in un ambiente sotterraneo e quasi sempre al buio. La tensione non cala e la noia non arriva. Meglio questo (forse) del viedogame da cui é tratto. Poveri mostri destinati a combattersi, poveri essere umani destinati a restare prigionieri delle loro ambizioni. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, certo ottenendo maggiore partecipazione da parte degli appassionati del 'genere'. Attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.