Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg.: David McKenna - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tony Kaye - Mus.: Anne Dudley - Montagg.: Jerry Greenberg - Dur.:120' - Produz.: John Morissey -VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.
Interpreti e ruoli
Edward Norton (Derek Vinyard), Edward Furlong (Danny Vinyard), Beverly D'Angelo (Doris Vinyard), Fairuza Balk (Stacey), Stacy Keach (Cameron Alexander), Jennifer Lien (Davina Vinyard), Elliott Gould (Murray), William Russ (Dennis Vinyard), Ethan Suplee (Seth), Joe Cortese (Rasmussen)
Soggetto
In un tema in classe il giovane Danny tratta argomenti ispirati al 'Mein Kampf' e il preside Sweeney, per punirlo, lo obbliga a preparare una relazione sul fratello maggiore Derek. Quest'ultimo proprio quel giorno é uscito dal carcere dopo aver scontato alcuni anni per l'uccisione di due ragazzi neri che gli stavano rubando l'automobile. Quando si svolgevano quei fatti, Derek aveva il ruolo di leader di un gruppo giovanile paranazista che si riconosceva in Cameron, ideologo della violenza razzista contro ogni forma di diversità. Danny, che aspettava con ansia questo momento, vuole subito mettersi 'agli ordini' del fratello ma non sa che Derek in carcere ha riflettuto su se stesso e ha maturato la convinzione di voler cambiare vita. Sentendo da Derek frasi mai pronunciate prima, Danny passa momenti difficili in preda ad una forte confusione. Nel corso della festa per il ritorno a casa del leader, Derek ha uno scontro violento con Cameron, minaccia gli altri con la pistola e deve poi subire la dura reazione di Danny. A questo punto Derek spiega al fratello i motivi che lo hanno indotto a cambiare atteggiamento, tra cui c'è anche l'amicizia dimostratagli dal preside Sweeney. Danny ritiene giusto il pentimento di Derek e decide ancora una volta di seguirlo. Ma la mattina dopo, un compagno di scuola di colore, che Danny aveva pesantemente offeso, gli tende un agguato e lo uccide. Derek arriva troppo tardi per salvare il fratello.
Valutazione Pastorale
Nelle fasce giovanili il fenomeno della nascita di gruppi, più o meno numerosi, che si ispirano ad ideologie di stampo razzista é indubbiamente presente: deriva in sostanza dal vuoto di valori e di punti di riferimento che si crea intorno ai ragazzi,dalla facilità con cui si procede a certe 'azioni', dalla complicità che si crea spesso a livello culturale e sociale di fronte alle ondate migratorie dai paesi più poveri. Il film apre una finestra su queste situazioni attraverso una vicenda non sempre compatta sotto il profilo narrativo (qualche passaggio emotivo che tocca il melodramma con un po' di retorica) ma di bella evidenza per quanto riguarda la sincerità delle intenzioni, il coraggio della denuncia, il proposito di mettere ciascuno (famiglia, scuola...)di fronte alle proprie responsabilità. Sono tutte notazioni positive a fronte delle quali si pone una sovrabbondanza di immagini e di situazioni di violenza in parte tuttavia motivate dall'argomento presentato. Dal punto di vista pastorale dunque il film è da valutare come discutibile per le numerose crudezze presenti ma è da tenere in considerazione come rappresentazione seria e non superficiale di un fenomeno sul quale è giusto fare opportune riflessioni.
UTILIZZAZIONE: immagini e situazioni di forte tensione suggeriscono un uso del film in occasioni mirate, come momento di partenza per successivi dibattiti sul tema.