Sogg e scenegg.: David Franzoni, Steven Zaillian - Fotogr.(Normale/a colori): Janus Kaminski - Mus.: John Williams - Montagg.: Michael Kahn - Dur.: 155' - Produz.: Steven Spielberg, Debbie Allen, Colin Wilson.
Interpreti e ruoli
Morgan Freeman (Theodore Joadson), Matthew McConaughey (Roger S.Baldwin), Antony Hodkins (John Quincy Adams), David Paymer (John Forsyth), Stellan Skarsgard (Lewis Tappan), Nigel Hawthorne (Martin Van Buren), Chiwetel Ejiofor (James Covey), Pete Postlethwaite (procuratore Holabird), Tomas Milian, Dijmon Hounsou, Anna Paquin, Harry A.Blackmum, Razaaq Adoti.
Soggetto
Nell'estate del 1839, in una notte di tempesta nel mare a largo di Cuba, 53 schiavi africani imbarcati sulla nave spagnola Amistad riescono a liberarsi e, guidati da Cinque, assumono il comando con lintenzione di fare rotta verso l'Africa. Non essendo tuttavia esperti navigatori, si affidano ai due membri dellequipaggio sopravvissuti e restano vittime di un inganno. Dopo due mesi, una nave americana li cattura al largo del Connecticut, quindi gli africani vengono incarcerati e processati per l'assassinio dellequipaggio spagnolo. Il processo comincia in sordina, gli abolizionisti Theodore Joadson e Lewis Tappan affidano la difesa degli schiavi al giovane avvocato Roger Baldwin. A poco a poco però, il caso, nel quale entra in gioco il problema della schiavitù, diventa il simbolo della divisione della Nazione. Il Presidente degli Stati Uniti, Martin Van Buren, schiavista convinto, è deciso a sacrificare gli africani per compiacere gli Stati del sud, e anche la regina di Spagna, nella speranza di essere rieletto. Di opinione opposta è l'ex Presidente John Quincy Adams, ora a ritiro, che Roger riesce a convincere a difendere la causa degli africani. Di fronte alla Corte Suprema, Adams pronuncia un appassionato discorso, al termine del quale viene pronunciato un verdetto di assoluzione. Una serie di didascalie finali informa sugli avvenimenti storici accaduti in seguito negli Stati Uniti (la guerra civile) e sul rientro degli africani in Sierra Leone.
Valutazione Pastorale
La libertà non può essere concessa. E un nostro diritto, fin dalla nascita, ma ci sono momenti in cui bisogna lottare per conquistarla. Il film affronta questo tema universale, prendendo spunto da fatti autentici ma sui quali la storiografia americana ha fatto calare il velo della dimenticanza. Se è vero che in America il problema del rapporto bianchi/neri non è ancora completamente risolto, il film si offre al tempo stesso come una denuncia vigorosa delle discriminazioni operate nel corso dei secoli e come un appello lanciato a tutte le persone sensibili e intelligenti perché sempre e in ogni caso prevalgano la ragione, il rispetto per luomo, per la sua dignità, per la civile convivenza e lo sviluppo sociale. Film di grosso valore, intenso e convincente, girato da Steven Spielberg con la forza, la convinzione, lo spirito di riconciliazione che da sempre anima la sua produzione sul versante civile ( Il colore viola; La lista di Schindler). Molto positivo anche laccostamento degli schiavi alla storia di Gesù, lindicazione del martirio come strumento verso la libertà. Film realistico, ma da vedere anche come metafora valida per ogni luogo e ogni tempo. Dal punto di vista pastorale, film di grande contenuto e di grande sostanza, da raccomandare, anche per un pubblico di giovani, come lezione di ricerca del bene comune e della verità. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria ed anche, come accennato sopra, in situazioni più mirate, per affrontare, anche in ambito scolastico ed educativo, temi importanti quali la libertà, la verità, le forme di discriminazione, il potere, la giustizia.
