Sogg. e Scenegg.: E. Max Frye - Fotogr.: (normale/a colori) Walt Lloyd - Mus.: Richard Gibbs - Montagg.: Jane Kurson - Dur.: 95' - Produz.: Gary Goetzman
Interpreti e ruoli
Nicolas Cage (Amos Odell), Samuel L.Jackson (Andrew Sterling), Michael Lerner (Phil Gillman), Margaret Colin (Jody Gillman), Brad Dourif (Donnie Donaldson), Dabney Coleman (Cecil Tolliver), J. M. Hobson (Waldo Lake), Chelcie Ross, Jeff Blumenkrantz, Todd Weeks
Soggetto
appena preso possesso di una villetta su un lago del Massachusetts, lo scrittore e polemista di colore Andrew Sterling si vede circondata la casa dalla Polizia per la denuncia di Phil e Jody Gillman, un avvocato troppo zelante e signora, che lo scambiano per un ladro. Andrew dapprima viene preso a fucilate dalla polizia, e poi addirittura scambiato per un sequestratore. Quando capisce di aver commesso un tragico errore, il comandante della Polizia del luogo, Tolliver, ormai espostosi ad una televisione locale, che ha videoregistrato le sue dichiarazioni per salvare le apparenze, fa rapinare e imbavagliare Sterling da un ladruncolo, Amos Odell, detenuto nella prigione locale, che in cambio dovrebbe essere lasciato libero di espatriare in Canada, una volta fattosi catturare. Ma l'arrivo della stempa ufficiale, di una piccola folla e di un gruppo di neri sostenitori di Sterling fa precipitare le cose. Amos, sentendosi tradito da Tolliver, chiede un riscatto ed un elicottero. Tolliver entra in casa per sorprendere Amos ma viene atterrato da Sterling, furioso perché i poliziotti gli hanno sparato addosso. Amos e Andrew legano e imbavagliano Tolliver e si rifugiano nella casa dei Gillman, dove hanno modo di fare amicizia. Uno psicocriminologo cerca intanto di convincere il sequestratore ad arrendersi, mentre Tolliver dopo lunghi sforzi si libera ed esce. L'agente Donnie Donaldson entra allora in casa di sua iniziativa ma viene scambiato per il sequestratore dagli agenti speciali; Tolliver a sua volta lo fa passare per Amos che, a sua insaputa, si trova a pochi isolati. I Gillman tornano a casa e vengono legati, ma Phil non vuole dare le chiavi della sua automobile ad Amos. Ordinata una pizza, Amos dà alla fattorina la videocassetta precedentemente sottratta a Tolliver perché la dia ad un giornalista. Dopo un crescendo di equivoci, Amos riuscirà a fuggire (ma nella direzione opposta a quella desiderata) con un'automobile; Sterling riabbraccerà la moglie, e Tolliver si vedrà inseguito, dopo essere stato sbugiardato dal cronista locale con la videocassetta, da due segugi destinati a rintracciare Amos.
Valutazione Pastorale
commedia agro-piccante sul perbenismo e sull'ipocrisia della ricca borghesia del nord degli Stati Uniti, apparentemente emancipata ed in realtà ancora profondamente razzista. I caratteri sono ben disegnati, con qualche voluto eccesso caricaturale qua e là che però viene ben compensato dal ritmo incalzante e dal succedersi vertiginoso di situazioni e battute. Ce n'è, in effetti, per tutti: dalla polizia locale, svillaneggiata oltre ogni dire, ai movimenti di opinione neri, allo stesso Sterling, (ottima l'interpretazione di Samuel Jackson), che è a suo modo razzista anche lui, all'avvocato Gillman, probo cittadino che però nasconde nel comodino un set di attrezzi sadomaso. Per non parlare del solerte quanto stordito agente Donaldson, il cui zelo maniacale quanto improvvido è ben caratterizzato da Brad Dourif. Alla fin fine il più semplice ed ingenuo è proprio Amos, un efficace Nicolas Cage, che è piombato nell'isola credendo di fuggire in Canada, e che, distratto cronico, alla fine fugge verso una meta sbagliata. Ben montato e diretto, il film si segnala come una commedia brillante, talora caustica.