Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg. e sceneggg.: James DeMonaco - Fotogr.(Scope/a colori): Jacques Jouffret - Mus.: Nathan Whitehead - Montagg.: Todd E. Miller, Vince Filippone - Dur.: 104' - Produz.: Jason Blum, Micahel Bay, Andrew Form, Brad Fuller, Sebastien Kurt Lemercier.
Interpreti e ruoli
Frank Grillo (Leo), Carmen Ejogo (Eva), Zach Gilford (Shane), Kiele Sanchez (Liz), Michael K. Williams . (Carmelo), Zoe Soul (Calì), Castulo Guarra (Barney), Mike Jerome Putnam (sig. Lockart), Chad Morgan (Janice), Vick Sabitijan (sig. Sabian), Bel Hernandez . (Katherine)
Soggetto
Ancora una volta sta arrivando, nell'America rinata grazie ai Nuovi Padri Fondatori, la notte nella quale è possibile commettere ogni sorta di delitto con l'autorizzazione dello Stato. Il giovane Leo comincia a girare le strade notturne deserte, si imbatte in Eva e nella figlia Cali e le salva da uomini mascherati intenzionati ad eliminarle. Con in testa un piano ben preciso da attuare, Leo salva anche Shane e Liz, coppia sull'orlo della separazione. Solo dopo molti altri inconvenienti, Leo riesce a prendere una macchina e ad arrivare alla casa dell'uomo che l'anno prima ha ucciso suo figlio all'uscita da scuola. Leo vuole vendicarsi ma non ci riesce, viene ferito e arriva la sirena che annuncia la fine della 'giornata'.
Valutazione Pastorale
Uscito nel 2013, "La notte del giudizio" ha avuto, è vero, un esito commerciale molto incoraggiante. Ma di un numero due si sentiva pochissimo il bisogno. Lo scenario è ancora una volta quello degli Stati Uniti, e dei Padri Fondatori che hanno portato la Nazione ad una nuova vita, azzerando quasi disoccupazione e problemi sociali. Mancano però le premesse della novità, i pochi personaggi scelti faticano ad entrare in nucleo narrativo compatto, l'azione ruota su se stessa o agisce per modeste sorprese individuali, Bisogna dirlo: il tema delle armi, del loro uso indiscriminato e quotidiano è tutt'altro che risolto, la cronaca americana è segnata da episodi efferati rispetto ai quali gli interventi ufficiali (anche di Obama) sembrano poco convinti. Resta, ancora e sempre, l' America del Western, con una giustizia in bilico tra collettività e interesse singolo. Il copione non arriva a toccare la sostanza dei problemi, si lascia andare a proclami rivoluzionari contro i ricchi e le banche, senza riuscire a replicare almeno le atmosfere di quei b-movie anni '70/'80 che mettevano l'azione al servizio del divertimento e della suspence. Il ritmo invece si abbassa, la violenza diventa un po' noiosa, la denuncia si fa annacquata. DeMonaco regista non è Friedkin e il numero 2 non regge l'eredità ricevuta dal primo appuntamento: forse uno sfogo annuale è già in atto e nessuno se ne è accorto. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e nell'insieme violento.
Utilizzazione
è da valutare con attenzione in base ad alcuni contesti mirati. Il prodotto è modesto e la proposta non è indispensabile. Molta attenzione è comunque da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.