Orig.: Hong Kong - Sogg. e scenegg.: Wong Kar Wai - Fotogr.(panoramica/ a colori): Christopher Doyle - Mus.: Frankie Chan, Roel A.Garcia - Montagg.: William Chang, Wong Ming Lam - Dur.: 93' - Produz.: Chen Yi Cheng - VIETATO AI MINORI DEGLI ANNI QUATTORDICI.
Interpreti e ruoli
Leon Lai Ming (Killer), Takeshi Kaneshiro (Ho), Charlie Young (Cherry), Michele Reis (Agent), Karen Mok (Punkie), Chan Fai Hung, Chen Man Lei, Saito Toru, Kong To Hoi, Kwan Lee Na, Wu Yur Ho.
Soggetto
Killer, un tipo spregiudicato e violento alle dipendenze di Agent, dopo aver lavorato 155 giorni nel mondo del crimine con grande successo e lauti compensi, comincia a porsi qualche interrogativo sulla professione, e proprio nel momento in cui il suo "datore di lavoro" colui che rimette tutto in ordine ad operazione compiuta, cancellando ogni traccia ha qualche tremore per lo strapotere del suo terribile socio e lo licenzia. In luogo di una lettera di dimissioni, Killler inventa per Agent uno strano messaggio, inciso su un gettone: "Jukebox Song 1818", lasciandoglielo perchè venga consegnato nel bar dove di solito si svolgevano i loro criminosi appuntamenti. L'alloggio di Agent è situato in una pensione dove risiede pure uno strano individuo, Ho, reso muto dal lancio di una lattina che gli ha leso le corde vocali, il quale lavora a giorni alterni presso una macelleria e un fast food, ma preferisce fare il barbiere (fuori orario) occupando con l'aiuto di un grimaldello il negozio di qualche proprietario, quando il padrone se n'è andato, e adattandosi a qualsiasi lavoro per campare. Frattanto Killer insieme a Punkie, vive una folle vita di eccessi e di violenze, alloggiando in una stanza d'albergo, del quale è pure ospite Cherry, una giovane disperata, perennemente al telefono per rintracciare il fidanzato lasciato in un momento difficile. Poiché ora avverte spasmodicamente la mancanza, inganna la passione con squallide gratificazioni, non escluso un dubbio "gioco d'amore" con il muto Ho. L'atmosfera frenetica e caotica in cui vive ispira Punkie di far uscire dalla reciproca solitudine Killer e Agent, facendoli incontrare e facendo scaricare tragicamente l'uno sull'altro la reciproca rivalità.
Valutazione Pastorale
Film torbido e caotico, ambientato nella città di Hong Kong, che riflette l'autoisolamento al quale gli individui si condannano, buttandosi a caso fra le sfrenatezze di una "non vita" priva di un qualsiasi perchè e negata ad ogni possibilità di scelta. Unico momento umano è rappresentato dal muto Ho, che alterna la guida di un bizzarro furgone di gelati al maneggio nevrotico e traballante di una telecamera con la quale tenta di filmare una giornata serena del padre. Si tratta in sostanza di una storia contorta di violenze folli e di inconfessata pavidità, resa con tecniche volutamente sgangherate e deformanti, a immagine d'una realtà paradossale, totalmente impazzita.