Orig.: Stati Uniti (2015) - Sogg.: Edgar Wright, Joe Cornish ispirato ai fumetti di Jack Kirby, Stan Lee, Larry Lieber - Scenegg.: Edgar Wright, Joe Cornish, Adam McKay, Paul Rudd - Fotogr.(Scope/a colori): Russell Carpenter - Mus.: Christophe Beck - Montagg.: Dan Lebental, Colby Parker jr. - Dur.: 117' - Produz.: Big Talk Productions, Marvel Enterprises, Marvel Studios.
Interpreti e ruoli
Paul Rudd (Scott Lang/Ant-Man), Michael Douglas (dott. Hank Pym), Evangeline Lilly (Hope van Dyne), Corey Stoll . (Darren Cross/Calabrone), Bobby Cannavale (Paxton), Michael Pena . (Luis), Tip T.I. Harris (Dave), Wood Harris (Gale), Judy Greer . (Maggie), David Dastmalchialan (Kurt), Hayley Atwell (Peggy Carter), John Slattery (Howard Stark), Robert Crayton (Peachy), Martin Donovan (Mitchell Carson)
Soggetto
Il dott. Hank Pym ha scoperto un composto chimico che gli consente di alterare le dimensioni del proprio corpo e mettere in mostra una forza fuori dal comune. Ad un certo punto però Pym si vede estromesso dalla sua azienda, la Pym Technologies, per mano di Darren Cross, l'amministratore delegato, suo ex allievo e ora nuovo padrone. Alla ricerca di una persona che possa indirizzare le sue scoperte verso un utilizzo benefico e condiviso, Pym sceglie Scott Lang, un ladro tanto abile quanto ingenuo. Tocca a lui, sotto la guida di Hope figlia di Pym, assumersi il compito di indossare il costume di Ant-Man, organizzare l'esercito delle formiche e organizzare il piano per salvare il mondo dall'invasione.
Valutazione Pastorale
Quella della Marvel si sta rivelando una library veramente senza fine. Dallo scrigno die fumetti escono a ritmo serrato soggetti che diventano film con infinite, imprevedibili variazioni. Ant-Man è una di queste. Qui si parte dallo sviluppo di nuove tecnologie, da compagnie di lato livello che generano spionaggio, rivalità e cambio di proprietà. Lo scopritore/capostipite Hank Pym si vece costretto a fare i conti con il povero disoccupato e ladro Scott Lang. Michael Douglas il primo, Paul Rudd il secondo: vecchie e nuove generazioni di Hollywood si passano il testimone. E in mezzo c'è Hope, la figlia di Pym, ossia Evangeline Lilly. Il copione è incalzante, intrigante, pieno di dinamica e di movimento: con buona dose di umorismo e voglia di ironizzare sul 'genere'. Volentieri si sta al gioco di azioni che con abilità mettono insieme realismo e favola per sfociare nel fantasy 'classico'. Robusta e compiaciuta, la regia di Reed indulge a due sottofinali che scorrono sui non brevi titoli di coda: da vedere per presentarsi preparati alla prossima puntata.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto spettacolare per tutti.