AZZURRO

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Anziani, Bambini, Disabilità, Emigrazione
Genere
Commedia
Regia
Denis Rabaglia
Durata
82'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Francia, Italia, Svizzera
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Pasquino distribuzione (Indip. Reg.)
Musiche
Louis Crelier
Montaggio
Claudio Di Mauro

Orig.: Italia/Svizzera/Francia (2000) - Sogg. e scenegg.: Denis Rabaglia (cosceneggiatori: Luca De Benedettis, Antoine Jaccoud) - Fotogr.(Panoramica/a colori): Dominique Grosz - Mus.: Louis Crelier - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 82' - Produz.: Gherardo Pagliei, Elisabetta Riga.

Interpreti e ruoli

Paolo Villaggio (Giuseppe De Metrio), Francesca Pipoli (Carla De Metrio), Soraya Gomaa (Lucia De Metrio), Antonio Petrocelli (Roberto De Metrio), Marie Christine Barrault (Elizabeth Broyer), Jean-Luc Bideau (Gaston Broyer), Julien Boisselier (Pascal Broyer), Renato Scarpa (Giorgio), Philippe (Tom Novembre), Graziano Giusti (prof.Papaleo)

Soggetto

Giuseppe De Metrio, 75 anni, ne ha passati 30 a Ginevra come capomastro nell'impesa del genio civile Broyer. Andato in pensione, è rientrato in Puglia, dove vive la famiglia. Carla, l'unica nipotina di 7 anni, é cieca, e i genitori aspettano di essere chiamati per il trapianto della cornea. Ma l'operazione si fa attendere. Per accellerare i tempi, un chirurgo chiede 60 milioni. Dopo aver superato un infarto, Giuseppe decide di tornare nella città svizzera per chiedere i soldi necessari al suo ex datore di lavoro, il signor Broyer: tra i due c'era stata una antica promessa. Giuseppe arriva a destinazione. Broyer non é in casa, e Elizabeth, la vedova, lo indirizza dal figlio Pascal. Questi lo informa che l'impresa oggi ha molti debiti, poi lo accompagna dal padre, ricoverato in ospizio. Il vecchio Broyer, ormai fuori di testa, non fa altro che restituire a Giuseppe il brevetto per la preparazione del bitume. Nonno e nipote vorrebbero tornare a casa, ma Giuseppe si sente male e, per passare la notte, va nel ristorante dell'ex collega Giorgio., il quale, dopo qualche parola, gli chiede quane somma gli serve. Poi si fa portare da Elizabeth, le chiede di Pascal, e capisce che il ragazzo é figlio di loro due. Il giorno dopo Carla è in clinica, viene operata, e arrivano i genitori. Quindi Giuseppe va di nuovo da Pascal insieme al figlio Roberto, il padre di Carla. I due fratellastri si salutano. Giuseppe e gli altri tornano in Puglia. La bambina ora vede e per Giuseppe tutto è più dolce.

Valutazione Pastorale

Alcuni spunti realistici (la solitudine del pensionato, il ritorno a casa dell'emigrante, l'affetto per la nipotina, il recupero di un figlio lasciato lontano), una denuncia detta in tono sommesso (le difficoltà per ottenere una operazioni urgente, l'umiliazione della ricerca dei soldi necessari) si affiancano ad un tono più generale che è decisamente favolistico. Il copione appare come una specie di ballata lontana e distante, come una storia da tramandarsi di bocca in bocca. Il tema dell'emigrazione, e dei difficili rapporti che si sono instaurati tra italiani e svizzeri, torna in alcune 'tirate' dette tutte d'un fiato da Giuseppe, e nel suo sentirsi male, come sintomo di un progressivo distacco. Argomenti di riflessione quindi non mancano, ma certo il tono generale del racconto non aiuta a farli emergere. Dominano la malinconia, il quadretto, il microcosmo. Come una piccola storia che affronta situazioni importanti ma si ritira e si tiene in disparte. Paolo Villaggio fa a fatica il pugliese, ed è un nonno un po' caricaturale. un film sottotono che tuttavia, dal punto di vista pastorale, è sicuramente positivo, accettabile quindi, e semplice quanto a impianto narrativo e svolgimento.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si presta per proiezioni mirate sui temi della malattia infantile, dell'emigrazione, del ruolo dei nonni nella famiglia di oggi.

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