Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Guillermo Arriaga - Fotogr.(Panoramica/a colori): Rodrigo Prieto - Mus.: Gustavo Santaolalla - Montagg.: Stephen Mirrione, Douglas Crise - Dur.: 144' - Produz.: Jon Kilik, Steve Golin.
Interpreti e ruoli
Brad Pitt (Richard), Cate Blanchett (Susan), Gael Garcia Bernal (Santiago), Koji Yakusho (Yasujiro), Rinko Kikuchi (Chieko), Adriana Barraza (Amelia), Boubker Ait El Caid (Yussef), Said Tarchani (Ahmed), Nathan Gamble . (Mike), Elle Fanning (Debbie), Lynsey Beauchamp . (Isabel)
Soggetto
In Marocco due bambini giocano con un fucile. Parte un colpo e colpisce, lontano, una turista americana su un autobus. La donna è in vacanza con il marito, nel tentativo di dimenticare la morte del loro terzo figlio subito dopo il parto. Viene portata nel villaggio natale dellla guida e affidata alle cura del veterinario. A San Diego la governante degli altri due figli, in procinto di partire per il Messico dove il figlio si deve sposare, apprende la notizia dell'incidente e decide di portare con sè i due ragazzini. A Tokyo una adolescente sordomuta cerca di superare il trauma del suicidio della madre, ammiccando con tono seduttivo verso ogni uomo che incontra. Il padre tempo prima aveva comprato, e poi rivenduto, il fucile del ferimento.
Valutazione Pastorale
I temi sono quelli cari ad Inarritu: la circolarità degli oggetti nell'era della globalizzazione; la 'catena' delle disgrazie tra colpe delle persone e fatalità; l'incomprensione delle lingue e delle culture. Sulla torre di Babele siamo tutti soli, sembrerebbe l'amaro assunto del regista messicano. E c'è questo sguardo dolente, addolorato verso le disgrazie provocate dall'ignoranza e dal caso. C'è anche la non rassegnazione, la voglia di ribellarsi al destino avverso, la ricerca dell'equilibrio. Un grande desiderio di amore é il collante degli episodi, una ronde in giro per il mondo tra povertà morali e precarietà culturali e politiche. Un grande abbraccio, un riflessione delicata sulla vita e sulla morte. Inarritu non concede divagazioni, aggredisce compoatto la materia del copione e la segue con passione e coinvolgimento. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, senz'altro problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in occasioni mirate come prodotto ben confezionato e aperto ai grandi temi della cultuta contemporanea.