Orig.:Irlanda(1998) - Sogg.:tratto dal testo teatrale omonimo di Brian Friel - Scenegg.:Frank McGuinness - Fotogr.(Panoramica/a colori):Kenneth MacMillan - Mus.:Bill Whelan - Montagg. : Humphrey Dixon - Dur.:95' - Prod.:Noel Pearson.
Interpreti e ruoli
Meryl Streep (Kate Mundy), Michael Gambon (Jack Mundy), Catherine McCormack (Christina Mundy), Kathy Burke (Maggie Mundy), Brid Brennan (Agnes Mundy), Sophie Thompson (Rose Mundy), Rhys Ifans (Gerry Evans), Darrel Johnston (Michael Mundy), Lorcan Cranitch (Danny Bradley), Peter Gowen. (Austin Morgan)
Soggetto
Estate 1936. A Ballybeg, paesino della contea irlandese di Donegal, vive la famiglia Mundy, cinque sorelle nubili e Jack, prete cattolico missionario in Africa. C'é poi anche Michael, il figlio adolescente di Christina, la più giovane, che lo ha avuto senza essere sposata, sfidando la severa moralità dell'ambiente. Dopo venticinque anni passati nel continente africano, é annunciato il ritorno di Jack, e tutto il gruppo va in paese ad accoglierlo. L'esperienza missionaria ha scosso l'equilibrio di Jack, che talvolta mostra comportamenti imprevedibili molto condizionati dal ricordo dei riti e delle abitudini delle popolazioni del Kenia. Inatteso, arriva anche Jerry, il papà di Michael, che chiede di rimanere per qualche giorno, prima di mettere in atto la decisione presa: arruolarsi come soldato e andare in Spagna a combattere contro Franco. La vita delle sorelle prosegue tra molte difficoltà, sempre condizionata dalla severità di Kate, che si é assunta il ruolo di capofamiglia e decide per tutte le altre. Quando c'é la festa della mietitura, Kate nega alle altre il permesso di partecipare. E Rose, infatuata di Danny, un giorno fa finta di essere malata e va con lui in gita sul lago e poi ai falò di Lughnasa. Qui però é assalita dalla paura, incontra Jack che la riporta a casa. Jerry aggiusta la radio, si sente una musica tradizionale irlandese e le sorelle si lasciano andare ad un ballo liberatorio.Nel frattempo Kate, che é insegnante, viene licenziata, e a Donegal apre un maglificio, rendendo inutile il lavoro che facevano Agnes e Rose. Per Jerry é il momento di partire. Agnes e Rose vanno a Londra: moriranno in miseria anni dopo. Christina viene assunta dal maglificio, dove lavora malvolentieri. Maggie manda avanti la casa, Kate é inconsolabile. Michael, da adulto, ricorda nella memoria, all'inizio e alla fine, quella importante estate del 1936.
Valutazione Pastorale
All'origine c'é un lavoro teatrale, dallo stesso titolo, scritto da Brian Friel, andato in scena a Dublino nell'aprile 1990, portato poi a Londra nell'autunno dello stesso anno e nel 1991. Nell'ottobre 1991, il testo è stato allestito anche in America, a Broadway. Successo importante, quindi, per un' opera molto radicata nella tradizione irlandese e che però ha l'ambizione di proporsi con intenti più ampi. L'obiettivo di dare alla storia confini più dilatati è stato forse raggiunto a teatro ma disatteso in modo evidente nella versione cinematografica. La famiglia Mundy vorrebbe proporsi come microcosmo o proiezione di un momento difficile della società irlandese, stretta tra il forte richiamo delle proprie radici e la voglia di staccarsene, di andare via, di fuggire altrove. Ma il gioco della metafora non riesce, il film acquista subito le cadenze di una ballata triste, e così rimane, mai andando al di là di una commozione epidermica e prevedibile. Il racconto ha scarso respiro, le psicologie dei protagonisti sono deboli, l'affresco rimane un po' evanescente. Certo gli spunti interessanti non mancano: la funzione della danza, l' identità culturale, la figura del sacerdote tornato da contatti di forte rilevanza con la religiosità magico- tribale dell'Africa. Ci sono dolore e sofferenza, c' é, in genere, dal punto di vista pastorale, un percorso della vicenda da valutare come positivo. Ma il film rimane irrisolto, incompiuto, condizionato da una fragilità che, oltre a consigliare qualche riserva, ne mette in risalto il tono generalmente semplicistico.