BARBARA

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Amicizia, Libertà, Male
Genere
Grottesco
Regia
Angelo Orlando
Durata
85'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Daniele Silvestri
Montaggio
Luca Gasperini

Orig.: Italia (1998) - Sogg. e scenegg.: Angelo Orlando - Fotogr.(Scope / a colori): Fabrizio Lucci - Mus.: Daniele Silvestri - Montagg.: Luca Gasperini - Dur.: 85' - Produz.: Hera International.

Interpreti e ruoli

Valerio Mastandrea (Aldo), Marco Giallini (Pino), Jacqueline Lustig (Serena), Giorgio Molino (Giovanni), Elisabetta La Rosa (Giusi), Fabio Ferri (Carmine), Massimiliano Bruno (indiano), Daniele Silvestri, Armando De Razza, andrea Moretti, Paolo Belletrutti, Salvatore Rizzo, Daniele Lucca, Alessandra Botticelli.

Soggetto

Due amici avvocati, Aldo e Pino. Una sera Aldo convince Pino a provare qualcosa di veramente diverso: andare a casa di una sua amica dedita a creare situazioni d'amore un po' particolari. Così avviene, Aldo e Pino si ritrovano legati al letto della ragazza, ma lei, Barbara, ad un certo momento dice che deve uscire e i due cominciano ad aspettarla. Legati e immobili, non possono fare niente se non parlare tra loro e cercare di farsi slegare da alcune persone che, stranamente, entrano ed escono dall'appartamento. Comincia il portiere, poi Giusi, la nipote di Barbara, quindi un indiano, il cantante Daniele Silvestri, una ragazza, Serena, che li coinvolge in giochetti erotici, e infine Ignazio Zucca, personaggio della televisione che, appena entra, spara e uccide Serena, credendola Barbara di cui é innamorato. Arriva la polizia e lo arresta, anche perché, prima di uscire, ha ucciso a casa la moglie. L'appartamento viene sigillato, ma Aldo e Pino rimangono dentro ancora legati. Arriva il portiere, accende la televisione, e non succede niente altro.

Valutazione Pastorale

La vicenda si svolge per intero all'interno della stanza da letto di un appartamento, e i due protagonisti sono legati al letto all'inizio e così rimangono fino alla fine. Storia grottesca dunque sulla schizofrenia di certi rapporti sociali e sulla impossibilità di dialogare e comunicare. Le buone intenzioni però latitano, per lasciare il posto ad un'idea di gioco, forse divertente all'inizio ma a lungo andare ripetitivo e un po' noioso. Il succedersi intorno ai due protagonisti di personaggi e situazioni forzati, eccessivi, poco esemplari con assoluta disinvoltura e superficialità fa scivolare il film verso uno scenario via via più affrettato e scombinato, senza divertimento, senza costrutto. Dal punto di vista pastorale, l'operazione diventa nell'insieme negativa e inaccettabile.
UTILIZZAZIONE: il film é da escludere dalla programmazione ordinaria. Difficile recuperarlo in altre occasioni, proprio per la sua sostanziale fragilità narrativa e di contenuti.

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