Ben is Back

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Droga, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Peter Hedges
Durata
103'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Id.
Distribuzione
Notorius Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Hedges
Fotografia
Stuart Dryburgh
Musiche
Dickon Hinchliffe
Montaggio
Ian Blume

Prod.: Nina Jacobson, Brad Simpson, Teddy Schwarzman, Peter Hedges; Color Force.

Interpreti e ruoli

Julia Roberts (Holly), Lucas Hedges (Ben), Kathryn Newton . (Ivy)

Soggetto

Stati Uniti oggi. Holly, suo marito e i figli si preparano a festeggiare il Natale. È la mattina del 24 dicembre e davanti a casa si fa trovare il figlio più grande Ben, ricoverato in una comunità di recupero per problemi di dipendenze da droghe e farmaci. Ben, che si definisce ormai pronto al reinserimento, chiede di poter trascorrere il momento della festa insieme. Nonostante diffuse perplessità, Holly concede fiducia al ragazzo. Non tutto però va come previsto...

Valutazione Pastorale

Presentato alla 13a Festa del Cinema di Roma, dove ha vinto il Premio speciale della giuria nella sezione educational Alice nella Città, il mélo statunitense “Ben is Back” scritto e diretto da Peter Hedges è interpretato dal premio Oscar Julia Roberts e dall’emergente Lucas Hedges. Si tratta di un intenso racconto di una famiglia alle prese con la dispersione nella droga del primogenito; una caduta negli inferi delle dipendenze e una faticosa risalita proprio grazie al coraggio e alla resilienza di una madre. Cuore del racconto è dunque la figura di Holly, che si batte per tenere unita la propria famiglia, ferita e lacerata dalle sofferenze innescate da un cammino sbagliato, dalla fragilità del figlio Ben. Una donna, una madre, disposta mettersi in gioco per il bene di tutta la comunità familiare; Holly vaga di notte tra le periferie desolate degli Stati Uniti in cerca di quel figlio smarrito che non vuole abbandonare né dimenticare. È l’immagine del dono di sé per l’altro, un donarsi che apre al riscatto e al perdono. Il racconto scorre è fluido e intenso, sorretto da una regia solida ed equilibrata; il film mostra però debolezza nel parte finale, sbrigativa e asciutta al punto da smorzare l’intensità maturata nel corso della narrazione. Dal punto di vista pastorale il film è complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni per approfondire il rapporto genitori-figli, i rischi della droga.

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