BENUR – UN GLADIATORE IN AFFITTO

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Matrimonio - coppia, Rapporto tra culture
Genere
Commedia
Regia
Massimo Andrei
Durata
98'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Movimento Film
Musiche
Nicola Piovani
Montaggio
Claudio Di Mauro, Shara Spinella

Orig.: Italia (2012) - Sogg. e scenegg.: Gianni Clementi dalla propria commedia teatrale "Ben Hur" (collaborazione alla sceneggiatura: Massimo Andrei) - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vittorio Omodei Zorini - Mus.: Nicola Piovani - Montagg.: Claudio Di Mauro, Shara Spinella - Dur.: 98' - Produz.: Flavia Parnasi per Combo Produzioni in collaborazione con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Nicola Pistoia (Sergio), Paolo Triestino (Milan), Elisabetta De Vito (Maria), Teresa Del Vecchio (avv. Ciccardelli), Stefano Fresi (Camomilla), Mauro Mandolini (Cicerone), Giorgio Carosi (amministratore del condominio), Stefania Polentini (Patrizia), Ilaria Giorgino (Fiorella), Fatma Frencia (amante di Sergio), Leonardo Belli (Cristofer), Augusto Fornari (Cicciarculo), Omar Monno (zanzara), Alessandra Costanzo . (signora Palladini)

Soggetto

Ex stuntman del cinema infortunatosi sul set di un film americano, Sergio fa oggi il centurione al Colosseo, mentre la sorella Maria, con cui divide l'appartamento, lavora da casa per una 'hot line' erotica. Nelle loro vite entra un giorno Milan, immigrato clandestino bielorusso. L'uomo si dichiara disposto a diventare lo 'schiavo' di Sergio, diventando una sorta di vice centurione. Milan appare molto intraprendente: per battere la concorrenza costruisce una biga come quella di Ben Hur, che ottiene grande successo tra i turisti. Arriva un momento di lauti guadagni. Ma ben presto altri nodi vengono al pettine. E i problemi di sempre riprendono il sopravvento.

Valutazione Pastorale

Il punto di partenza è la commedia "Ben Hur", scritta da Gianni Clementi e andata in scena a Roma con molto successo. Due personaggi centrali, Sergio e Maria, e tra loro, imprevisto, il bielorusso Milan. Figure esemplari: fratello e sorella di una vita più che precaria dentro un universo romano, che punta sul richiamo della storia, su un certa ingenuità dei turisti, su un rapporto di palese superiorità nei confronto degli immigrati; e Milan, dal canto suo, specchio di una capacità degli 'stranieri' di adattarsi, di usare fantasia, di crearsi un futuro. Così in mezzo a toni tristi e amari il copione disegna delusioni storiche, ritardi sociali, colori e musiche popolari di un universo capitolino sempre in bilico tra tradizione, conservazione e difficoiltà di adattamento ai tempi nuovi. Certi passaggi che fotografano un'umanità dolente e incapace di reagire, alcuni accenni di pietà rendono il ritratto non sempre riuscito ma nell'insieme efficace e veritiero. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in occasioni successive come spaccato di una Roma attuale, contemporanea, malata e insieme pronta a risalire. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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